JUVENTUS-MILAN 0-1: LE CINQUE VERITA’ INOPPUGNABILI

29 Maggio 2023 alle 14:31
Juventus-Milan, match valido per la trentasettesima giornata di Serie A, è terminato sul punetggio di 0-1, frutto della rete segnata da Oliver Giroud sul finire del primo tempo. Con questo risultato il Milan è matematicamente qualificato alla Champions League e raggiunge Napoli-Lazio e Inter che avevano già tagliato questo traguardo, mentre la Juventus, nonostante i 69 punti sul campo, a causa della penalità di 10 punti, dovrà giocare Europa League o Conference League (a patto di ulteriori decurtazioni nel prossimo processo in programma a metà giugno e eventuali decisioni negative della UEFA). Analizziamo alcune quetioni aperte che questo Juventus-Milan ci propone:
1) Milan, Pioli da applausi
È toccato a Stefano Pioli, in silenzio e con la cultura del lavoro, rimettere assieme i cocci di stagioni disastrose e riportare fiducia e mentalità vincente in un ambiente calcisticamente depresso. E i risultati si sono visti: naturalmente lo Scudetto di un anno fa spicca su tutto, ma a risaltare, appunto, sono anche le tre qualificazioni di fila nell’Europa che conta, oltre al raggiungimento delle semifinali di Champions. La base da cui ripartire per il futuro c’è.
2) La Juve ha l’obbligo di rinascere, con o senza Allegri
Più di un decennio dopo l’ultima volta, la Juventus non parteciperà alla Champions League. Anche se sul campo i punti necessari per entrare tra le magnifiche, quattro li avrebbe ottenuti. È l’epilogo più amaro di una stagione da dimenticare, tra l’altalena del campionato, un girone di Champions buttato via ancor prima di giocarlo e il mancato raggiungimento delle finali di Europa League e Coppa Italia. Allegri lo ha sottolineato in conferenza post gara: E’ stata una stagione che non auguro a nessuno”, ma poi ha difeso i suoi, asserendo che comunque ” il lavoro svolto non è stato tutto da buttare” . Segno che bisogna ripartire dalle note positive di questa stagione per la prossima, con Allegri o no lo scopriremo.
3) Giroud, 37 anni e non sentirli
Il gol segnato nel finale del primo tempo alla Juventus, un colpo di testa splendido e da centravanti puro, conferma che il declino del quasi trentasettenne (li compirà a settembre) centravanti francese è ben lontano. Un animale da gol: Olivier Giroud non raggiungeva quota 16 reti tra tutte le competizioni dalla stagione 2016/2017, quest’anno è arrivato a 17, di cui 12 in campionato, uno in più rispetto al bottino dello scorso torneo. Nonostante la sua età il Milan non ha bisogno du guardarsi intorno e potrà contare a lungo su di lui.
4) L’ addio a Di Maria
Il match della Juventus riflette la stagione di Di Maria: a due facce, a corrente alternata, tra pause, infortuni, l’espulsione di Monza e magie – abbaglianti, ma complessivamente poche – di un calciatore dalla qualità superiore. Non ha giocato una grande gara contro il Milan, uscendo tra i fischi. Lui che ha firmato per un solo anno di contratto, e che evidentemente aveva perplessità prima di indossare la maglia bianconera, andrà via a meno di sorprese. Un giocatore di qualità superiore, si aspettava un’annata di qualità superiore.
L’infortunio di Roma del gennaio 2022 ha lasciato i segni sul fisico e sulla condizione dell’esterno campione d’Europa, non ancora tornato a pieno regime ai propri livelli. Già protagonista in negativo dell’eliminazione di Siviglia, Chiesa si è parzialmente riscattato a Empoli segnando un gol peraltro inutile ai fini del risultato. Ma anche contro il Milan è sembrato frenetico, poco lucido. Allegri lo aveva sottolineato. “Per rivedere il milgliore Chiesa ci vorrà tempo..”
di Valerio Carlesimo
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