IL BRASILE PREVALE SULLA SERBIA MA PERDE NEYMAR

25 Novembre 2022 alle 21:43

ll Brasile vince per 2-0 il match inaugurale contro la Serbia, inziando così nel migliore dei modi la sua avventura ai mondiali del Qatar 2022.

 

Formazioni

BRASILE (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Marquinhos, Thiago Silva, Alex Sandro; Paqueta (75′ Fred), Casemiro; Vinicius (75′ Rodrygo), Neymar (80′ Anthony), Raphinha (87′ Martinelli); Richarlison (79′ Gabriel Jesus). All. Tite
SERBIA (3-5-2): V. Milinkovic-Savic; Pavlovic, Milenkovic, Veljkovic; Zivkovic (57′ Radonjic), Lukic (66′ Vlahovic), Gudelj (57′ Ilic), S. Milinkovic-Savic, Mladenovic (66′ Lazovic); Tadic, Mitrovic (83′ Maksimovic). All. Stojković

 

Cronaca della partita

Tite sceglie un 4-2-3-1 molto fluido, con Danilo che in fase di possesso passa si accentra e diventa un mediano aggiunto e Neymar che parte da centrocampo per toccare più palloni possibili. In attacco c’è Richarlison, con Vinicius e Raphinha sulle fasce. Più prudente è invece il ct della Serbia Stojkovic, che sceglie la difesa a tre guidata dal fiorentino Milenkovic. Avanti Milinkovic-Savic e Tadic a supporto di Mitrovic. Gli juventini Vlahovic e Kostic, non al meglio, partono dalla panchina.

La prima occasione arriva al 28′, il Brasile si rende pericoloso con Vinicius che tenta di battere il portiere serbo ma il pericolo viene sventato. Al 46′ occasione Brasile, Raphinha calcia da distanza ravvicinata dopo una brutta palla persa in uscita dalla Serbia, ma ancora una volta Milinkovic-Savic respinge con il corpo. Dopo un primo tempo normale, per non dire opaco, i verde-oro si svegliano all’improvviso, e nel giro di 10′ mettono in cassaforte la partita. A fare la differenza è una doppietta personale del classe 1997 Richarlison. Al 62′ segna il primo gol di tap-in da rapace d’area, sul tiro di Vinicius respinto da Milinkovic-Savic, mentre al 73′ regala una meraviglia in semi-rovesciata all’altezza del dischetto. Grande prova di forza del Brasile, che non lascia scampo a una Serbia discreta solo nel primo tempo. Il Brasile lancia un chiaro messaggio alle rivali per il titolo. La Seleçao ci mette tempo tempo per mostrare le sue doti migliori, ma quando Neymar e Vinicius hanno alzato i giri del motore, per Vlahovic e compagni è stata notte fonda.  L’unica nota negativa è lo stop di Neymar, l’asso del PSG è stato costretto ad uscire uscito all’80° quasi in lacrime con una caviglia malconcia. L’attaccante è out e rimarrà a lungo ai margini della Seleçao dopo il brutto infortunio rimediato contro la Serbia. “Lesione al legamento laterale della caviglia” è stata la diagnosi alla quale si sono aggiunte le dichiarazioni dello staff medico: “Neymar non sarà a disposizione per le prossime due partite, ma sta lavorando con l’obiettivo di essere recuperato per il resto del Mondiale”. Il mondiale non è dunque ancora finito per Neymar il quale potrà tornare a disposizione eventualmente per gli ottavi di finale. Il bollettino medico vede fuori anche Danilo, il quale ha subito una distorsione alla caviglia che gli impedirà di giocare contro Svizzera e Camerun.

Queste le dichiarazioni di Tite nel post gara in conferenza stampa: “Puoi star certo che Neymar giocherà il Mondiale, ne sono sicuro. Giocherà ancora questa Coppa. Proprio in relazione a Neymar, voglio fare un riferimento alla sua prestazione tecnico-tattica perché pur non al meglio fisicamente ha partecipato a entrambi i gol in modo decisivo, ha avuto la capacità di superare il dolore in quelle occasioni”.

 

Queste le dichiarazioni del ct della Serbia  Dragan Stojković ai microfoni di Tv Arena: “La chiave è tutta nel secondo tempo, fisicamente non siamo riusciti ad imporci. Il Brasile è troppo bravo per non approfittarne. Nella prima parte siamo stati più solidi, più uniti. Bisogna anche considerare i tre giocatori convalescenti che non erano al top, ovvero Vlahovic, Mitrovic e Kostic. Comunque il Brasile ha vinto meritatamente, hanno dominato nel secondo tempo. Mi dispiace non aver avuto tutti al top, non è una questione tattica, abbiamo pochi giorni per recuperare e per preparare le partite decisive. Speriamo di poter contare su Kostic”.

di Valerio Carlesimo
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