IRAN SCONFITTO: UCCISO UN GIOVANE ANTIREGIME

30 Novembre 2022 alle 15:01

La sconfitta della Nazionale Iraniana contro gli Stati Uniti per 1-0, che è costata anche l’uscita dai Mondiali dell’Iran, ha scatenato festeggiamenti in varie zone del Paese del medio oriente. Contrariamente a quanto si possa immaginare, parte della popolazione Iraniana avrebbe gioito alla vittoria degli Usa: evidentemente, in Iran c’è in gioco molto di più di una partita di calcio.

Il regime degli ayatollah puntava sul fatto che la squadra avanzasse alla fase successiva dei gironi sfruttando l’eventuale vittoria per organizzare una festa nazionale.  Prima del match, ancora una volta, i giocatori hanno appena sussurrato l’inno nazionale, cedendo alle minacce ricevute per non averlo fatto alla partita d’esordio (minacce di omicidio dei familiari dei calciatori). Il campo di gioco ha decretato il successo della squadra più forte, gli avversari vittoriosi hanno abbracciato e consolato i compagni sconfitti in lacrime. Una scena simbolica che verrà ricordata nella storia del calcio.

Ma la brutta notizia delle ultime ore è quella di un uomo di 27 anni, Mehran Samak,ucciso ad Anzali, nel nord dell’Iran, dalle forze di sicurezza del regime durante i festeggiamenti sulle strade. Secondo quanto riferito dall’Agenzia Ansa l’uomo sarebbe stato ammazzato mentre alcune persone erano in strada per festeggiare la sconfitta della squadra della Repubblica Islamica contro gli Usa ai Mondiali.

Secondo le fonti giornalistiche Iraniane Mehran è stato colpito da uno sparo alla testa ed è morto in seguito in ospedale. La notizia è stata rilanciata anche da Iran International, un media di opposizione con sede a Londra.

di Redazione
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