Affare Osimhen: ADL indagato per falso in bilancio

20 Gennaio 2024 alle 12:51

La procura di Roma ha chiuso l’indagine su presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto da parte del Napoli dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020, dal Lille. ADL è indagato con l’accusa di falso in bilancio, ed ad essere coinvolta è anche la società Calcio Napoli. Tuttavia, non si tratta ancora di un rinvio a giudizio. Dalla chiusura delle indagini, De Laurentiis e legali hanno 20 giorni per produrre la propria memoria difensiva. A quel punto, la Procura di Roma deciderà se andare a processo o archiviare.

LE PAROLE DEL LEGALE

E’ quanto spiega anche l’avvocato di De Laurentiis Fabio Fulgeri. Le sue dichiarazoni, all’ANSA. “Si è chiusa l’inchiesta che era stata archiviata con il riferimento a ipotesi di reati tributari. Ora leggeremo le carte dell’inchiesta, ricordo che questo di oggi non è un rinvio a giudizio ma una chiusura di indagini”.  “Tendenzialmente – spiega il legale – il falso in bilancio nella propria ipotesi originaria di reato nasce per l’idea di frodare il fisco, ma in questo caso ciò non è avvenuto, è un’ipotesi già esclusa dai magistrati a Napoli. Rimane però in piedi l’indagine. Ricordo che quello di oggi non è un rinvio a giudizio, ma un avviso che le indagini sono state concluse e ora possiamo prendere visione degli atti per poi cominciare a spiegare la nostra difesa formale davanti al pm. Credo che nella prossima settimana, da giovedì in poi, potremo leggere gli atti e vedremo di spiegare le nostre ragioni”.

I FATTI CONTESTATI

Su mandato dei magistrati napoletani, gli investigatori della Guardia di Finanza avevano sequestrato le carte relative all’acquisto di Osimhen dal Lille per circa 71 milioni di euro, 50 in contanti e gli altri attraverso i cartellini di alcuni calciatori: l’allora terzo portiere Karnezis (valutato 4,8 milioni) e tre giocatori che all’epoca erano nella Primavera del Napoli: Ciro Palmieri (7 milioni), Claudio Manzi (4) e Luigi Liguori (4). Di questi soltanto il portiere greco ha militato effettivamente nella squadra francese (2 stagioni, giocando una sola partita nella Coppa di Francia 2020/21). I tre ragazzi del vivaio tornarono subito in Italia in prestito e hanno poi proseguito altrove le loro carriere. Due i reati contestati dagli inquirenti: frode fiscale e falso in bilancio.

di Valerio Carlesimo
Aurelio De Laurentiis Calcio e finanza napoli news

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