PREMIER LEAGUE: IL NEWCASTLE SCHIANTA IL TOTTENHAM
Premier League, il Newcastle schianta il Tottenham. Niente da fare per gli uomini di Christian Stellini, travolti da un sonoro 6-1 dai Magpies. Un risultato importante, da un lato lancia i padroni di casa verso la Champions League e dall’altro lascia gli Spurs al quinto posto. Ancora una volta è chiaro quanto il problema dei londinesi non fosse Antonio Conte, ma il contesto ambientale e societario. Il Tottenham è un club storico, ma non è un caso che nella sua lunga storia non ha vinto niente di rilevante. A parte due campionati di cui l’ultimo nel 1960-61, 8 Coppe d’Inghilterra, 4 Coppe di Lega, 7 Supercoppe d’Inghilterra (di cui 4 condivise), una Coppa delle Coppe (nel 1962-63 ndr) e due Coppe Uefa (vinte nel 1971-72 e 1983-84 ndr). Poco per una squadra che ha sempre avuto proprietà importanti e un seguito numeroso a livello di tifoseria. Colpisce la passività con la quale l’ambiente accetta sempre le sconfitte o stagioni poco consone a una storia nata nel 1882. Stato d’animo che ha colpito anche Harry Kane e compagni nel pomeriggio di ieri, caduti sotto i colpi degli scatenati Jacob Murphy e Alexander Isak (doppietta per entrambi). Si capisce che il destino dell’attuale allenatore è segnato, dopo la batosta presa. Tanto è vero che sottotraccia proseguono i contatti con Brendan Rodgers, favorito numero uno per guidare la squadra nella stagione 2023-24. Quantro allo svolgimento dell’incontro, non c’è molto da dire: è stata una vera e propria mattanza. Cronaca spicciola: il Newcastle sembrava avere una, se non due categorie di differenza con gli Spurs, che subiscono cinque reti nei primi ventuno minuti di partita senza essere in grado di opporre una minima resistenza convinta. Il pomeriggio da incubo inizia dopo poco più di un minuto: Joelinton scorrazza in area, Hugo Lloris respinge la sua conclusione ma Jacob Murphy è lesto a raccogliere per il tap-in. Al 6′ va a segno il brasiliano, autore di uno splendido controllo a seguire sul lancio millimetrico di Fabian Schar; davanti al portiere lo scarta e deposita in rete per il 2-0.
Tre giri di lancette e il risultato va nuovamente aggiornato, merito ancora di Jacob Murphy che dai venticinque metri sorprende il portiere avversario con un tiro secco e angolato per il 3-0. Harry Kane ha una buona chance ma chiude troppo il destro e mette a lato (13′). Arriva quindi il momento di Alexander Isak, che prima infila il portiere sulla palla visionaria di Joe Willock con un con un preciso diagonale al 19′ e poi concede il bis al 21′ approfittando del suggerimento di Sean Longstaff per calciare ancora a incrociare. Sotto 5-0, Christian Stellini riconosce che la variante tattica della difesa a quattro che aveva ideato è da accantonare e inserisce Davinson Sanchez per tornare a tre dietro. Nel finale di primo tempo sia Joe Willock che Sean Longstaff vanno vicini al sesto gol, senza inquadrare la porta. Al rientro dagli spogliatoi, con Fraser Forster al posto di Hugo Lloris, capitan Kane ha una reazione d’orgoglio. Parte largo a sinistra, punta e salta Fabian Schar, quindi conclude in diagonale, per ridurre un po’ l’umiliazione (49′). Gli Spurs sembrano essere almeno più in fiducia, ma al 67’ il Newcastle va ancora a segno col subentrato Callum Wilson, che gira alle spalle del portiere la conclusione deviata di Miguel Almiron.
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