Serie A, notte in testa per i rossoneri: Lecce k.o.:
I tifosi rossoneri riassaporano l’aria salubre della vetta dopo il difficile inizio di stagione. La vittoria con il Lecce dell’ ex Rebic è un segnale positivo dopo il successo nel derby. Fonseca conferma gli undici che hanno battuto i cugini e la scelta si rivela vincente. Il Lecce è sceso in campo determinato e volenteroso, ma il Milan in 5′ ha chiuso la pratica sul finire del primo tempo. Ma andiamo con ordine, per 37′ i salentini hanno tenuto il campo anche con personalità, arrivando anche dalle parti di Maignan. Poi al 38′ su cross di Hernandez è arrivato il vantaggio milanista con una perfetta girata di testa di Morata che non ha lasciato scampo a Falcone. È stata la miccia che ha acceso il gruppo rossonero: al 41′ il raddoppio di Hernandez innescato in corsa da Leao (capitano di giornata) e che ha messo in porta il 2-0 diventando insieme a Maldini il difensore che ha segnato di più nella storia del club con 29 reti. Il tempo di rimettere la palla al centro e 2′ dopo è arrivato il tris griffato Pulisic, dopo il palo di Abraham. Partita chiusa in quel momento fra le ola del pubblico sempre innamorato e presente allo stadio. La ripresa è stata pura accademia con l’assurdo rosso dato al giovane Bartesaghi per un intervento ritenuto pericoloso ai danni di Banda: il ragazzo però tocca prima la palla e nella scivolata travolge l’avversario. Punizione severa da parte di un arbitro che ha voluto fare il protagonista. Vibranti le proteste della panchina rossonera, volevano l’ausilio del Var.. Altra grande prestazione di Gabbia, finito nel mirino di Spalletti per la nazionale. Al fischio finale la squadra rossonera è andata a prendersi gli applausi della curva e dell’intero stadio, mentre la squadra pugliese è tornata negli spogliatoi consapevole di avere dato tutto e che le partite da vincere non sono queste. Tuttavia rimane da capire perché Gotti non si fidi dell’intera rosa, visto Dorgu schierato da terzino destro. Era più logico lanciare il nuovo arrivato Pelmard o spostare Baschirotto nel suo vecchio ruolo e inserire Gaby accanto a Gaspar. Così come non si capisce il poco spazio concesso a Pierotti. La comitiva rossonera adesso è attesa dalla difficile trasferta di Leverkusen in Champions League, ma il vento appare cambiato e il cielo più terso. Questo il tabellino della gara:
Milan (4-2-3-1): Maignan; Royal, Gabbia, Tomori, Hernandez (30′ st Bartesaghi); Reijnders, Fofana (23′ st Musah); Pulisic (23′ st Chukwueze), Morata (10′ st Loftus-Cheek), Leao; Abraham (30′ st Jovic). A disp.: Torriani, Raveyre, Pavlovic, Terracciano, Jimenez, Zeroli, Vos, Thiaw. All.: Fonseca
Lecce (4-3-3): Falcone; Dorgu, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret (28′ st Pierotti), Coulibaly (38′ st Oudin); Morente (14′ st Banda), Krstovic, Rebic (28′ st Rafia). A disp.: Fruchtl, Samooja, Borbei, Jean, Pelmard, Hasa, Marchwinski, Burnete. All.: Gotti
Arbitro: Zufferli
Marcatori: 38′ Morata, 41′ Hernandez, 43′ Pulisic (M)
Ammoniti: Royal (M), Baschirotto (L)
Espulsi: Bartesaghi (M)
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