IL NAPOLI CORRE E CALA IL POKER A TORINO
Come di consueto il Napoli parte forte, e già al 9′ passa in vantaggio: Rodriguez si immola sulla conclusione di Lozano, viene assegnato un corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo il solito Osimhen salta più in alto di Schuurs e di testa batte il portiere granata. La replica del Toro: al 14′ conclusione di Vlasic e Meret respinge in tuffo, al 22′ il portiere della capolista respinge la botta forte ma centrale di Ricci e Sanabria sulla ribattuta colpisce clamorosamente il palo, un minuto dopo Vojovoda non inquadra lo specchio e al 25′ Sanabria svetta di testa ma conclude alto di poco. I granata provano sempre a manovrare, ma si prendono dei rischi e concedono occasioni al Napoli, che al 35′ raddoppia: Linetty stende Kvara in area, l’arbitro assegna il penalty: dal dischetto Kvaratskhelia calcia centrale e la mette dentro. Il Toro cala, e al 38′ Milinkovic-Savic si supera su Osimhen ed evita il terzo gol.
A inizio ripresa il Napoli chiude il match: Kvara con un colpo di tacco innesca Olivera, cross lungo sul secondo palo dell’uruguaiano che trova ancora il colpo di testa vincente di Osimhen che vale il 3-0. Prima di uscire dal campo, l’attacante nigeriano combina con Kvaratskhelia, il georgiano vede arrivare e serve Ndombele che cala il poker (68′). L’ultima ventina di minuti è poco più che una passeggiata di salute per il Napoli, che gestisce in tranquillità e porta a casa un’altra splendida vittoria. Uomini copertina i soliti Osimhen e Kvaratskhelia, il tandem delle meraviglie, ciliegine sulla torta di una squadra praticamente perfetta e che oggi ha subito solo una decina di minuti l’arrembaggio del Toro. Gli altri 80 sono stati un monologo azzurro, con il direttore d’orchestra Spalletti che ha guidato i suoi all’ennesima prestazione da applausi a scena aperta.
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