L’ECA DICE DI NO ALLA SUPERLEGA: “UN PROGETTO SEPARATISTA”

9 Febbraio 2023 alle 16:55

Non è tramontata la volontà di creare la SuperLega, dopo il progetto fallito due anni fa. L’amministratore delegato dell’A22 Sportsmanagent, la società che promuove la Superlega, Bernd Reichart, ha annunciato un nuovo piano che fa rientrare in gioco l’idea di creare una competizione europea per club destinata a ricomprendere un ventaglio molto più ampio di squadre. Il tutto è appoggiato da Real Madrid, Barcellona e Juventus, i tre club che avrebbero voluto dare il via al primo progetto. Il formato della competizione non è ancora stato svelato, ma sono state contattati almeno 50 società, con l’obiettivo di arrivare a un massimo di ottanta partecipanti.

La European Club Association prende nuovamente posizione contro la Superlega, nel giorno della pubblicazione del nuovo decalogo della manifestazione capeggiata da Real Madrid, Juventus e Barcellona: lo fa per mezzo di un comunicato ufficiale in cui lo definisce “un progetto già abbandonato nel 2019“, appartenente ad un “mondo immaginario“.

Questo il comunicato ufficiale  dell ECA: “ECA prende atto dell’ultimo dispaccio dalla realtà alternativa di A22. Tuttavia, nel mondo reale, questa idea rimaneggiata è già stata proposta, discussa e completamente respinta da tutte le parti interessate nel 2019. Questo è solo un altro tentativo deliberatamente distorto e fuorviante per destabilizzare il lavoro costruttivo attualmente in corso tra le vere parti interessate del calcio. In qualità di unica organizzazione riconosciuta dalla FIFA e dalla UEFA che rappresenta i club a livello europeo e internazionale e unico organismo attraverso il quale i club hanno una reale rappresentanza nel loro processo decisionale, ECA ribadisce la sua opposizione di lunga data alla Super League europea e a qualsiasi progetto separatista. Negli ultimi anni l’ECA ha realizzato una grande quantità di progressi e cambiamenti positivi in collaborazione con tutte le parti interessate del calcio – UEFA, FIFA e confederazioni, federazioni nazionali, leghe, tifosi, giocatori e club di tutte le dimensioni – lavorando a beneficio di l’intero ecosistema calcistico europeo. Dal 2024 più club di più Paesi parteciperanno ogni stagione alle competizioni europee per club maschili, accrescendo la passione per il calcio europeo e aumentando notevolmente la quantità di entrate condivise. Progressi significativi possono essere osservati in altri aspetti del gioco, dal calcio femminile, allo sviluppo delle giovanili e delle accademie, alla finanza e alla regolamentazione, alla sostenibilità e all’impatto sociale. Questo è l’aspetto del vero cambiamento. Siamo andati avanti, quando lo farà A22?“, scrive l’Eca nel comunicato.

di Valerio Carlesimo
Agnelli

Contenuti simili