Lazio, Sergio Cragnotti: “Eriksson un signore d’altri tempi”
Anche la Lazio piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson, l’allenatore del secondo scudetto conquistato nel 1999/2000. Il presidente di quella squadra era Sergio Cragnotti, nel corso dell’intervista concessa all’edizione odierna de Il Messaggero, ha ricordato il tecnico svedese, scomparso ieri: “Quando lo contattammo espresse subito grande interesse per la mia offerta e per i programmi che gli avevo prospettato. Volevo vincere e lui poteva essere l’uomo giusto. Così riuscì a liberarsi dalla Sampdoria e lo riportammo a Roma dopo l’esperienza con l’alra squadra della Capitale. E’ stato veramente un grande allenatore, perché oltre a lavorare sul campo riusciva ad agire anche come psicologo. Altrimenti chi li avrebbe tenuti a bada tutti quei campioni che avevo comprato. Sapete cosa mi disse? Presidente, lei prenda subito Mancini, Mihajlovic e Veron e vedrà che io con la Lazio vinco lo scudetto. Anche nei momenti più difficili, parlo sempre dal punto di vista sportivo, lui riusciva a sdrammatizzare. Era un grande personaggio, un signore di altri tempi. Onesto ed educato. Dopo lo scudetto perso nel 99 c’era lo sconforto? Non sul volto di Sven, che riusciva a sorridere lo stesso. Come avete visto e sentito nel corso dei suoi ‘saluti’. Eriksson è sempre stato lontano dalla negatività. Riusciva a scovare risvolti positivi nelle notizie peggiori”. Classe 1940, Sergio Cragnotti ha guidato la Lazio dal 1992 al 2003 vincendo uno scudetto, due Coppa Italia, due Supercoppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europa. E’ attualmente il presidente più grande della storia biancoceleste, ancora molto amato dalla tifoseria.
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