
Milan, esonerato Fonseca: il non sense di una scelta
Doveva accadere, è accaduto: Paulo Fonseca è stato sollevato dall’incarico con una tempistica assurda, a tre giorni dalla Supercoppa Italia. Ci si chiede come il nuovo allenatore Sergio Conceicao possa creare empatia in tre giorni con la squadra e fare scelte appropriate senza conoscere tutti i singoli e le loro caratteristiche. Il connazionale dell’oramai ex allenatore era stato seguito anche in estate. La domanda è: non era meglio un allenatore italiano, già avvezzo alle dinamiche del campionato italiano e che probabilmente conosce anche meglio il gruppo rossonero, vivendo in Italia e seguendo il calcio nostrano? Un paio di nomi a caso: Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. A parte Nils Liedholm gli stranieri sulla panchina milanista non hanno mai avuto fortuna o vita facile. Basti ricordare per esempio Oscar Washington Tabarez e Fatih Terim. La nuova guida tecnica sarà ufficializzata domani e firmerà un contratto fino al 30/06/2026 con opzione per un ulteriore anno. I dettagli li conosceremo meglio attraverso il comunicato ufficiale. Il Milan accoglie il terzo allenatore con un passato interista dopo il compianto Sinisa Mihajlovic e Stefano Pioli. Il regno dell’ex Roma, Porto e Lilla è durato 200 giorni esatti e paga colpe non propriamente sue. Il vero problema di Casa Milan è una dirigenza totalmente inadeguata per una storia ultracentenaria. Con un proprietario assente e una figura come Zlatan Ibrahimovic che fa il bello e il cattivo tempo senza nemmeno figurare nell’organigramma. Come sono lontani i tempi dello scudetto targato Paolo Maldini….
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