Lecce, nuova vita con Luca Gotti: Roma bloccata
Chiuso in modo triste il percorso con Roberto D’Aversa protagonista della testata rifilata al francese Thomas Henry del Verona, il Lecce è ripartito dall‘esperto Luca Gotti. Bilancio con il nuovo allenatore: una vittoria a Salerno e il pareggio interno di ieri pomeriggio con la Roma, porta inviolata da due gare e squadra rivoltata come un calzino. Nuovo modulo tattico, giocatori rivalutati in altre posizioni come Patrick Dorgu (trasformato in esterno d’attacco), Roberto Piccoli (sfruttato da trequartista, esterno offensivo, prima e seconda punta), Alexis Blin (titolarissimo per la sua ecletticità a centrocampo), Nicola Sansone (arma tattica a gara in corso). La squadra è più compatta, difende e attacca in undici. Ieri schierata con il 4-4-2 è andata all’assalto della porta difesa da Mile Svilar con 27 tiri. Il portiere è stato salvato dalla traversa e da qualche colpo di reni. Wladimiro Falcone per la prima volta in stagione non prende gol da due partite e soprattutto è protetto meglio perché la difesa ha davanti un muro composto da Yilber Ramadani e Alexis Blin. La strada verso la salvezza è ancora lunga, mancano otto gare. Ma è cambiata la faccia dei giocatori, ora più convinti e reattivi. L’emblema è Federico Baschirotto che dopo un campionato in apnea è tornato duro e deciso, affrontando Romelu Lukaku senza timori reverenziali. Si, il nuovo staff tecnico ha lavorato anche sulle teste dei giocatori, trasmettendo loro nuove certezze e autostima. Tutti si sentono sullo stesso piano e utili alla causa. Quello giallorosso è un progetto virtuoso e interessante fatto di gestione oculata, con giocatori tutti di proprietà, un uomo mercato che hanno in pochi come Pantaleo Corvino e una piazza appassionata (ieri stadio sold out).
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