Lazio, in bilico la permanenza di Baroni
Dopo la brutta sconfitta sul campo del Bologna (5-0, ndr), Marco Baroni è andato con la squadra sotto il settore occupato dagli ultras laziali e si è preso tutte le responsabilità. Un gesto atto a proteggere la squadra dalle inevitabili polemiche, visto che è la seconda volta che arriva un k.o. di grandi proporzioni dopo il cappotto rifilato dall’Inter allo stadio Olimpico (0-6, ndr). La squadra è apparsa svuotata e stanca dopo la gara di giovedì scorso contro il Viktoria Plzen in Europa League e ci sta, impegni troppo ravvicinati. Il presidente Claudio Lotito durante le celebrazioni per i 125 anni di vita del club è rimasto silente, ma filtra l’insoddisfazione per l’operato del tecnico e si riserva di fare valutazioni a fine stagione. Il contratto in essere fino al 30/06/2026 potrebbe non bastare all’ex Hellas Verona e Lecce sotto accusa per alcune operazioni di mercato consigliate: Tijjani Noslin e Loum Tchaouna su tutte. E’ in corsa per la qualificazione alla prossima Champions League e sogna di vincere l’Europa League, ma qualcosa non quadra agli occhi dirigenziali, si ritiene di aver messo a disposizione una rosa competitiva e si rischia di rimanere con niente in mano (la Coppa Italia è già sfuggita). Sul mercato ha dato il via a un progetto nuovo, giovane, che ha come prerogativa quella di valorizzare dei prospetti senza puntare su calciatori già pronti. Costi ridotti, rosa ringiovanita, leader salutati. Nonostante questo la Lazio si trova a soli due punti dalla Champions League e ha eguagliato il miglior risultato europeo dell’era Lotito con i quarti di finale in Europa League. Eppure, come detto prima, qualcosa sembra non funzionare più.
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