Pace fatta tra Luciano Spalletti e Francesco Totti

6 Novembre 2023 alle 13:44

Questa è la storia di due uomini che hanno condiviso un percorso comune nella stessa squadra, la Roma. Si tratta di Luciano Spalletti e Francesco Totti. L’attuale allenatore della Nazionale Azzurra è stato allenatore dell’iconico capitano giallorosso ed è stato testimone dell’ultimo anno da giocatore del Capitano. Il 28/05/2017 disputò contro il Genoa la sua ultima partita con la maglia della Roma, che fu anche la sua presenza numero 619 in Serie A. La tifoseria romanista rese omaggio al giocatore con una festa di addio tenutasi allo stadio Olimpico al termine della gara. Una giornata emotivamente rimasta scolpita nella memoria dei supporter. Nel corso dell’annata 2016/17 si susseguirono polemiche feroci riguardo la gestione del numero 10 da parte del tecnico toscano. Che relegò il fantasista al ruolo di riserva, adducendo motivazioni anagrafiche e tattiche. Lo scontro fra personalità molto forti era inevitabile, quasi scontato. Amore prima, e odio poi. Quello tra Francesco Totti e Luciano Spalletti è stato un rapporto dai due volti. L’ex calciatore icona e simbolo della Roma, ha trovato inizialmente nel toscano un tecnico a lui congeniale, con il quale ha creato un feeling particolare dentro e fuori dal campo. Qualcosa poi però si è incrinato quando l’allenatore è tornato nella Capitale nella sua seconda esperienza in giallorosso. Retroscena, esclusioni, confronti durissimi negli spogliatoi e dichiarazioni al vetriolo hanno confermato che tra i due la rottura era diventata inevitabile, con il tecnico che a detta del giocatore avrebbe contribuito a cacciarlo da “casa sua”. Ma andiamo a vedere come è andata la storia realmente. Quando il mister arrivò alla Roma nel 2005, Francesco Totti esternò subito la sua approvazione confidando nelle doti del tecnico capace di proporre un calcio divertente. Tra i due si  creò un’alchimia giusta, l’atleta utilizzato costantemente come prima punta. Il numero 10 ripagò la fiducia segnando gol a raffica, come certificato anche dalla conquista della Scarpa d’Oro, e da una serie di perle rimaste memorabili. Non è arrivato lo Scudetto ma i due hanno portato a casa in giallorosso due Coppe Italia e una Supercoppa Italia. Il rapporto si è rivelato fortissimo, anche perché come raccontato dal calciatore nella sua biografia, Luciano Spalletti gli è stato vicino in campo e fuori. Nel 2006 quando il perno della Roma ha rischiato di saltare i Mondiali, poi vinti, per un infortunio dovuto ad un intervento durissimo di Richard Vanigli, il mister è andato a trovarlo costantemente in ospedale, parlando con lui anche della squadra e della gestione. Nel 2009 i due sono stati costretti a separarsi: rescissione consensuale per il tecnico dopo i primi risultati deludenti della stagione. Le strade di Francesco Totti e Luciano Spalletti si sono nuovamente incrociate nel gennaio 2016, quando la Roma ha deciso di puntare sull’ex mister, per sostituire l’esonerato Rudi Garcia. Qualcosa però è cambiato tra i due, e il rapporto di fatto si è incrinato in maniera definitiva. Il numero 10 e bandiera giallorossa, alle prese ormai con la fase finale della sua carriera, ha svelato poi nel suo libro di aver percepito un atteggiamento diverso da parte del suo allenatore. “L’altra volta ti ho permesso tutto, Francesco, ora non più. Devi correre come gli altri, anche se ti chiami Totti”, questo il senso del discorso che il tecnico ha fatto al calciatore più rappresentativo, con riferimento in particolare a quanto accaduto nel finale della prima gestione. Al coach in particolare non andavano giù alcuni comportamenti poco professionali, come quando in occasione della vigilia di un Roma-Messina del 27/05/2007 (i giallorossi non avevano più niente da chiedere alla stagione), Francesco Totti e alcuni compagni rimasero a giocare a carte nella propria stanza fino a tarda notte. Un episodio che diede molto fastidio al mister che chiuse un occhio ma decise di non dimenticare  in avvio della sua seconda esperienza.  Che il feeling del passato fosse solo un ricordo, lo si è capito subito. Nel febbraio in un’intervista alla Rai, il primo uscì allo scoperto, in merito anche al poco spazio concessogli dal tecnico: “Mi sento ancora un calciatore e voglio giocare, l’infortunio è alle spalle: sto bene e se sto fuori è solo per scelta tecnica. Spalletti? Con lui buongiorno e buonasera… Speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia, anche se come tecnico lo stimo, penso abbia le carte in regola per rimanere”. E’ l’inizio di un rapporto burrascoso fra i due, sfociato anche in una rissa a Bergamo. Nella fiction “Speravo de morì prima” la ricostruzione del rapporto fra bandiera e allenatore. Anni dopo, la pace fra i due.  Che fra i due protagonisti il clima fosse diventato più disteso lo si era capito già nei giorni scorsi, quando i due si erano mandati messaggi amichevoli a distanza. Ora, però, la pace è ufficiale. Merito di Fiorello, che ha inaugurato col botto la nuova edizione di Viva Rai2! Lo showman siciliano, infatti, li ha fatti parlare per la prima volta dopo anni di gelo. Frasi distensive e l’appuntamento per una visita all’ospedale “Bambin Gesù”.

 

di Cristiano Mezzi
Francesco Totti Luciano Spalletti Roma Storie

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