BARCELLONA: LA UEFA APRE UN’INCHIESTA SUL “CASO NEGREIRA”

25 Marzo 2023 alle 15:52

Il Barça è nell’occhio del ciclone, e la storia va avanti da qualche mese. La scoperta dei pagamenti sospetti diretti ad Enriquez Negreira, che ai tempi era il vicepresidente degli arbitri spagnoli, ha scatenato l’opinione pubblica contro i blaugrana. La UEFA ha deciso di vederci chiaro: ha aperto un’indagine sulla società catalana per i fatti risalenti al periodo 2001-2018, che potrebbero rappresentare una violazione delle regole europee. Ai sensi dell’articolo 31 (4) del Regolamento Disciplinare UEFA, gli Ispettori Etici e Disciplinari UEFA sono stati nominati per condurre un’indagine riguardante una potenziale violazione del quadro legale UEFA da parte dell’FC Barcelona in relazione al cosiddetto “Caso Negreira” .  Il quotidiano spagnolo “Marca” riporta che le società di Enríquez Negreira e di suo figlio, Javier Enríquez, hanno ricevuto più di 7,5 milioni di euro dal Barcellona nei 18 anni della relazione con i blaugrana, ossia dal 2001 al 2018. Questo è in verità ciò che è emerso con un’indagine della Procura su possibili irregolarità fiscali da parte delle aziende Nasdil 95, Nilsad SCP e Soccercam. Durante questo lungo rapporto, a capo del Barcellona si sono succeduti quattro presidenti: Joan Gaspart, Joan Laporta (al suo primo mandato), Sandro Rosell e Josep Maria Bartomeu. Anche Enric Reyna e Carles Tusquets, che però sono stati presidenti solo temporaneamente. Tutto cominciò quindi con Joan Gaspart nel 2001, che effettuò i primi pagamenti alla società Dasnil 95 di Enríquez Negreira. Cosa rischia la società? L’esclusione dalle Coppe, in particolare dal trofeo più prestigioso che è la Champions. Ipotesi che sarebbe letale per gli iberici alla luce delle ricadute economiche che andrebbero a peggiorare una situazione economica già difficile.
Il pacchetto di prescrizioni nel cui solco si muovono Champions League, Europa League e Conference League, indicano  quali sono i criteri e le modalità di ammissione necessarie per partecipare alle Coppe: le società “non devono essere state direttamente e/o indirettamente coinvolte in qualsiasi attività volta a organizzare o influenzare l’esito di una partita a livello nazionale o internazionale e inoltre devono confermarlo per iscritto all’amministrazione Uefa”.

 

di Valerio Carlesimo
Barcellona Club esteri

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