GIUNTOLI SALUTA IL NAPOLI: A LAVORO PER IL PROGETTO JUVENTUS

1 Luglio 2023 alle 14:03

Cristiano Giuntoli ha risolto il suo contratto con il Napoli, in scadenza tra un anno, e approderà alla Juventus come nuovo direttore sportivo.
Ogni tassello è andato al suo posto e tra l’altro in tempo utile. Se infatti non si fosse liberato entro il 30 giugno, Giuntoli avrebbe avuto bisogno di una deroga per lavorare fin da subito per la Juventus. L’ufficialità del suo approdo in bianconero è attesa nei prossimo giorni.

 

Otto lunghi anni al Napoli

 

Approdato al Napoli nel 2015, dopo un’importantissima esperienza al Carpi, Cristiano Giuntoli nel corso degli anni vissuti all’ombra del Vesuvio, si è imposto come uno dei migliori dirigenti in assoluto del calcio italiano. Nel corso del suo lungo mandato, la compagine partenopea non solo si è seduta stabilmente al tavolo delle grandi della Serie A, ma ha anche messo in bacheca una Coppa Italia e soprattutto lo storico Scudetto vinto al termine della stagione 2022/2023.
Tra i tanti campioni portati in azzurro figurano Osimhen, Kvaratskhelia, Zielinski, Fabian Ruiz, Di Lorenzo, Lobotka e Kim. Giuntoli alla Juventus arriva con la convinzione di poter fare bene, e con la volontà di mettere a disposizione la propria esperienza.

 

Possibili obiettivi di Giuntoli alla Juventus

 

Il primo obiettivo da raggiungere per Giuntoli sarà quello di instaurare un buon rapporto con Allegri: dei due si è detto molto negli ultimi mesi, sono uomini di calcio, si conoscono da tanti anni e sanno bene entrambi che unire le proprie visioni sarà il presupposto per garantire alla Juve un percorso coerente rispetto agli obiettivi. Dovrà essere un valore aggiunto nel portare aria fresca, senza stravolgere gli equilibri che da tempo riescono a garantire risultati efficaci soprattutto grazie alla valorizzazione dei giovani. Negli ultimi anni al Napoli ha saputo vendere bene: a Torino dovrà fare la stessa cosa, pur rischiando di attirare da subito qualche critica. Alla fine dei conti, conteranno i risultati che la squadra riuscirà a ottenere sul campo: dovesse dare seguito a qualche cessione pesante, in ogni caso, sarebbe chiamato a riequilibrare gli effetti della delusione dei tifosi con qualche colpo in entrata.
La prima missione del nuovo dirigente, dopo il buon lavoro svolto in questi mesi da Giovanni Manna e dall’area sportiva bianconera, sarà quella di cambiare marcia alla cessioni. Dagli esuberi (Zakaria, McKennie, Arthur, Alex Sandro) fino agli addii dolorosi e magari anche impopolari — Chiesa e/o Vlahovic fino a Bremer, ma occhio pure a Pogba — un po’ come successo la scorsa estate a Napoli con i divorzi dei senatori Mertens, Koulibaly e Insigne. Vendere per comprare. E soprattutto investire su talenti con stipendi sostenibili, ma con potenzialità da Juve. La nuova Signora di Giuntoli proseguirà sulla strada già tracciata in questo avvio di mercato, con colpi alla Weah Jr, in attesa di ufficializzazione, e opportunità di lusso stile Arek Milik (già riscattato dal Marsiglia per 6 milioni) e Adrien Rabiot (fresco di rinnovo per 12 mesi). Una sorta di versione juventina delle intuizioni stile Kim o Kvara. Le idee del nuovo d.s. si incroceranno con quelle già portate avanti da Manna, del cui operato in società sono molto soddisfatti: dall’acquisto di un secondo laterale destro (in lista Castagna e Nandez) alle tante opzioni sul tavolo: Hermoso dell’Atletico piace in caso di addio di Bremer (occhio al Tottenham), Zaniolo intriga come eventuale erede di Chiesa e attenzione anche a Milinkovic, che non rinnova con la Lazio e ha il contratto in scadenza nel 2024.

 

 

di Valerio Carlesimo
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