Formazioni
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra (69′ Ehizibue), Lovric (79′ Arslan), Walace, Makengo (61′ Samardzic), Udogie (79′ Ebosse); Beto (69′ Success), Deulofeu. All. Sottil
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi (79′ De Vrij), Bastoni (31′ Dimarco); Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan (31′ Gagliardini), Darmian (67′ D’Ambrosio); Lautaro, Dzeko (67′ Correa). All. Inzaghi
Il match inizia nel giusto modo per i nerazzurri che partono meglio e sbloccano il match al 5′ con la punizione gioiello di Barella. Un destro preciso a giro sopra la barriera e sotto il sette: traiettoria perfetta, da vedere e rivedere. Ma è solo un’illusione. I nerazzurri cedono dal punto di vista del gioco e concedono sempre più spazi, che minuto dopo minuto crescono. E infatti al 22′ l’Udinese agguanta il pari, con l’autogol di Skriniar su punizione di Deulofeu.
Inzaghi decide di stravolgere l’assetto tattico dei nerazzurri, sostituendo gli ammoniti Bastoni e Mkhitaryan per Dimarco e Gagliardini. I cambi (per nulla digeriti dai sostituiti) non si rivelano azzeccati, in particolar modo l’uscita dal campo di Mkhitaryan regala il centrocampo all’Udinese.
Nella ripresa è un monologo dei padroni di casa. Come se non bastasse, ancora una volta Simone Inzaghi nel finale sostituisce un buon Acerbi per De Vrij. È proprio l’olandese, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, a perdersi Deulofeu su un calcio d’angolo e palla in rete. Sempre Deulofeu, in pieno recupero, fornisce l’assist per il volo ad angelo di Arslan, che firma il 3-0.
Al termine del match, Inzaghi spiega i due cambi al 30′ di Mkhitaryan e Bastoni: “Erano ammoniti e l’Udinese vinceva tutti i duelli, eravamo in difficoltà e volevo dare una scossa alla squadra. Ci dobbiamo leccare le ferite e ragionare su questa brutta sconfitta”.