Francia, ormai è crisi: Henry in tribuna solo da tifoso?
Dopo il deludente Euro 2024 la cosa migliore per tutti sarebbe stata chiudere l’era Deschamps. L’ex centrocampista di Juventus e Marsiglia è al timone della Francia da ormai 13 anni. Invece è rimasto saldamente al comando, con buona pace di tifosi e opinionisti. Ieri sera la sua squadra si è letteralmente liquefatta al cospetto di Sandro Tonali e compagni, Mike Maignan ha evitato un passivo più pesante. Puntuali sono tornate a galla le critiche al c.t., reo di non saper sfruttare a dovere l’enorme talento a disposizione. Non è un mistero che Kylian Mbappè accoglierebbe volentieri la nomina di un nuovo allenatore in grado di portare una ventata di freschezza a Clairefontaine. Così come non è un mistero che tutti farebbero carte false per vedere Zinedine Zidane in panchina, l’ex trequartista franco algerino ha sempre detto di ambire alla panchina della nazionale transalpina. Ma è fermo da troppo tempo e questo fatto non gioca a suo favore. Più logica e reale la candidatura di Thierry Henry, argento olimpico alla guida della Under 23. Ieri sera era al Parco dei Principi con un amico e ha assistito alla disfatta con una faccia che era tutto un programma. Probabilmente pensava anche lui come tanti che l’esclusione di Marcus Thuram e Ousmane Dembelè era inspiegabile. Non piace nemmeno l’organizzazione di gioco e soprattutto non convince la mancanza di rabbia e furore agonistico. Quelle doti che ha avuto l’Italia, capace di combattere in ogni zona del campo, metro su metro. Cosa accadrà? Difficile prevederlo, ma un’altra sconfitta contro Israele potrebbe convincere i vertici federali a chiudere il rapporto con il tecnico classe 1968, sempre più isolato a livello di opinione pubblica.
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