Milan: ritmo scudetto e l’ importanza di Giroud.

21 Gennaio 2024 alle 11:20

Sembra non fermarsi più la rincorsa rossonera. Stefano Pioli e i suoi ragazzi hanno sbancato Udine, al termine di una gara ricca di contenuti, cib una prova di grande carattere e compattezza. Nessuno lo dice, ma Davide Calabria e compagni stanno provando ad avvicinare Inter e Juventus. Non hanno nulla da perdere e stanno giocando a testa libera, è il motivo per il quale si vede un calcio interessante e un gioco arioso. La partenza di Ismael Bennacer per la Coppa d’Africa, la partenza di Rade Krunic e l’infortunio di Tommaso Pobega hanno liberato il campo alle geometrie e al carisma di Yacine Adli. Dopo un anno di ambientamento e il cambio di ruolo il francese sta sfondando. L’intesa con Tijjani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek sta facendo la differenza all’interno del 4-2-3-1. Il modulo dello scudetto… L’ex Bordeaux e l’olandese costruiscono il gioco dal basso, in perfetta sintonia, liberando il colosso inglese per le percussioni offensive, come dimostra la rete segnata ieri sera ai bianconeri. A beneficiare di questo ritorno alle vecchie conoscenze tattiche soprattutto Olivier Giroud, il centravanti francese riceve più palloni ed è fondamentale con spizzate e sponde. Ha 37 anni, il contratto in scadenza, ma è fondamentale. Attira le difese su di sé, protegge palla, fa salire la squadra, segna e aiuta anche in fase difensiva. Si parla di un futuro in Mls, ma non è escluso che il club possa proporgli un altro anno di contratto. Anche per il peso all’interno dello spogliatoio, dove è uno dei leader riconosciuti. La società il prossimo anno intende avere tre centravanti, uno sicuro di rimanere è Luka Jovic le cui prestazioni stanno lievitando. È andato in rete anche ieri e ha una incredibile percentuale fra minutaggio e gol realizzati. Infine, non possiamo non spezzare una lancia per la “strana” coppia di difensori centrali composta da Simon Kjaer e Matteo Gabbia. Si conoscono, si completano e sembravano due giocatori ormai fuori dal progetto. Uno in panchina, l’altro a svernare in Spagna al Villarreal e riportato a Milanello dagli infortuni in serie che hanno falcidiato la difesa. Hanno rimandato dietro le quinte il giovane Jan-Carlo Simic e rimesso Theo Hernandez ad incidere sulle fasce a suon di buone prestazioni. Questo Milan non vincerà lo scudetto, salvo suicidio delle prime due, ma ha tutto per ambire a un posto in Champions League e alla vittoria finale in Europa League. Specialmente se avrà la possibilità di recuperare tutta la rosa.

di Cristiano Mezzi
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