Milan, il nuovo leader è Sergio Conceicao
Ogni allenamento rossonero è diverso da quello precedente. Sergio Conceicao e il suo staff propongono concetti atletici, tecnici e tattici mai uguali. I giocatori sono obbligati a mettere i parastinchi durante i torelli e le partitelle. È un segnale: non si scherza. Rispetto al predecessore Paulo Fonseca il nuovo allenatore in comune ha solo la nazionalità. Per il resto è diverso in tutto e per tutto, ama avere un contatto umano forte con i calciatori e soprattutto lava in panni sporchi nel chiuso dello spogliatoio. È un uomo diretto e sincero. Le panchine punitive sono un lontano ricordo, l’attuale staff tecnico lavora molto di psicologia. È cambiato anche il modo di giocare, adesso la squadra è più corta e chiusa, presta una maggiore attenzione alla fase difensiva. Mentre prima si cercava il possesso palla a oltranza e il dominio del gioco a prescindere dall’andamento della gara in corso. L’ex ala di Lazio, Parma e Inter fra l’altro in panchina è molto agitato, vive la partita e trasmette la carica agonistica agli atleti in campo. Piace anche la chiarezza: ha scelto Mike Maignan come capitano ed è andato dritto con questa posizione. Chi c’era prima di lui amava variare il capitano, di volta in volta finiva su un braccio diverso. È cambiato anche il clima dentro Milanello, adesso si respira un clima più positivo. I risultati sono ancora altalenanti, ma intanto la nuova gestione tecnica ha messo in bacheca la Supercoppa Italia ed è a un passo dal qualificarsi agli ottavi della Champions League. L’ obiettivo è recuperare posizioni in campionato e il tempo a disposizione non manca. La sensazione è Sergio Conceicao possa aprire un ciclo sulla panchina che fu di Nereo Rocco, Nils Liedholm, Arrigo Sacchi e Fabio Capello.
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