LE ACCUSE E LA TESI DIFENSIVA DELLA JUVENTUS
Le intercettazioni telefoniche stanno giocando un ruolo determinante nel delicato momento di crisi della Juventus, ormai da giorni nel caos dopo la dimissione dell’intero CdA finito nell’occhio del ciclone per le “manovre stipendi” e le cosiddette “plusvalenze artificiali”.
Le accuse, ricorda in un dettagliato reportage il Corriere della Sera, sono più che considerevoli: false comunicazioni sociali per tre bilanci (dal 2018 al 2020), ostacolo alla vigilanza, aggiotaggio e false fatturazioni.
Le contestazioni degli inquirenti sono indirizzate a tutto l’organigramma, a partire dall’ormai ex presidente Andrea Agnelli passando per Nedved e Arrivabene, fino alla restante parte dell’area manageriale.
Dopo le accuse mosse dalla procura di Torino al club bianconero, anche la UEFA ha aperto un’indagine nei confronti della Juventus per violazione del fair play finanziario (FPF). Ad annunciarlo direttamente una nota ufficiale proveniente da Nyon, Svizzera, sede della UEFA. L’evidente clamore mediatico di questi giorni nato poi dalle dimissioni ha fatto il resto. Dunque da oggi anche la UEFA sarà coinvolta in questa inchiesta per verificare meglio cosa è successo in casa Juventus, “promettendo” eventualmente – come si legge nella nota – gli eventuali provvedimenti.
Il comunicato ufficiale della Juventus del 30 novembre
In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa – nel pieno rispetto della magistratura e degli organismi regolatori del mercato, e pur ribadendo la massima fiducia nelle autorità giudicanti – JFC precisa quanto segue. A seguito dell’avvio del procedimento Consob di accertamento di presunte non-conformità contabili (luglio 2021), conclusosi in data 19 ottobre 2022, con gli esiti resi pubblici da Juventus con i due comunicati del 21 ottobre e 20 novembre 2022, e a seguito dell’acquisizione degli atti del fascicolo penale (a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il 24 ottobre 2022), gli organi sociali di Juventus hanno proseguito il processo di rigorosa e scrupolosa valutazione di tutte le contestazioni contabili rivolte con riguardo ai bilanci di Juventus (2019/2020 e 2020/2021 e, a cascata, 2021/2022). Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime da parte dei nove consiglieri in carica alla data del 28 novembre 2022, che:
- -Il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili:
- -Le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022; infatti, la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla c.d. “manovra stipendi” 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle c.d. scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021;
- -La correzione dei bilanci (i.e. restatement), con il limitato profilo delle c.d. “manovre” stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022;
Juventus confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata; - -Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi.
Peraltro, a parere di chi scrive, non è chiaro come sia stato possibile ottenere delle “opinion” senza rilievi da parte della società di revisione incaricata, negli anni corrispondenti ai bilanci oggetto di indagine.
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