Milan, non solo Leao: gli altri “casi” poco chiacchierati
L’attenzione mediatica su Rafael Leao sta facendo passare in secondo piano il rendimento di giocatori che vengono impiegati con regolarità e guadagnano poco di meno. E non lo riteniamo corretto, anche perché l’asso portoghese fa sempre il suo. E’ l’unico che salta l’uomo in velocità, che mette palloni interessanti in mezzo all’area e garantisce ogni anno reti importanti. Non sarà un goleador vero e proprio, ha altre caratteristiche. Si parla di “indolenza”, quando il suo “caracollare” in campo e fuori è il suo modo di essere. Che non deve essere scambiato per strafottenza, non sappiamo se stiamo vedendo giusto: l’impressione è che Paulo Fonseca stia cercando di fare il protagonista sulla pelle del ragazzo. Magari ci sbagliamo, ma per esempio ieri sera che senso aveva la sua sostituzione? In campo c’era chi stava peggio, come ad esempio Ruben Loftus-Cheek. Guadagna 4 milioni più bonus che lo fanno arrivare a 5, 2 in meno dell’attaccante lusitano e ha una media voto appena sufficiente. Solo che è meno “mediatico” e non va bene. Vogliamo parlare di Emerson Royal giocatore per il quale il club si è svenato e che dopo due mesi a Milanello non riesce a fare una partita notevole? Non solo, Fikayo Tomori dopo il tricolore si è perso, sono due anni che in difesa sbaglia spesso: perché Rafael Leao è esposto alla gogna mediatica e questi compagni di squadra no? Solo perché guadagna 7 milioni? Potremmo parlare di Davide Calabria, giocatore scartato da tutti i c.t. azzurri e vero e proprio miracolato ad indossare la maglia che fu di gente come Mauro Tassotti, Christian Panucci e Marcos Cafu. Ed è stato fatto pure capitano: le stranezze della vita e del calcio. Se volessimo continuare dovremmo chiederci perché ad esempio di Theo Hernandez si parla con meno aggressività rispetto al numero 10? E’ sempre rissoso, accumula cartellini gialli e rossi, sbaglia rigori non di sua competenza e guadagna anche lui una bella cifra. Purtroppo il tifoso medio non ripone attenzione a queste sfumature. Addirittura opinionisti come Antonio Cassano si permettono il lusso di criticarne stipendio e rendimento: proprio lui….?
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