ALLEGRI SU BONUCCI: “LE SOAP OPERA SONO SU CANALE 5”

15 Settembre 2023 alle 20:30
Lo sgabello di Oporto, il trasferimento al Milan, la fascia negata: Bonucci e Allegri hanno vinto insieme ma non si sono mai amati. Tanti i momenti precedenti, che hanno preceduto la rottura attuale. Bonucci ha fatto causa alla Juventus, avanzandogli una richiesta di risarcimento danni per il trattamento ricevuto. Il difensore, infatti, è stato messo fuori dal progetto tecnico bianconero ed ha dovuto cambiare squadra. Ora si è trasferito all’Union Berlino, in Germania, dove giocherà la Champions. Vediamo le fasi della cronistoria di un amore mai sbocciato tra Allegri e Bonucci.

 

ATTO PRIMO: LO SGABELLO DI OPORTO

Le tensioni tra Allegri e Bonucci, dopo due Scudetti vinti insieme nelle prime due stagioni, deflagrano pubblicamente nel febbraio del 2017. La Juventus gioca in casa contro il Palermo, quando il tecnico non prende bene un consiglio non richiesto da parte di Bonucci e in campo lo apostrofa in malo modo: “Stai zitto testa di c***o”. Bonucci deve stare zitto e deve giocare. Ha sbagliato e ho sbagliato anche io con lui”, ammetterà a fine partita Allegri. Sembra uno scontro destinato a rientrare nel giro di pochi giorni, ma alla vigilia della delicatissima trasferta di Oporto arriva l’annuncio a sorpresa del tecnico: Bonucci va in tribuna. Il difensore, come noto, assiste alla gara seduto su uno sgabello mentre i compagni vincono senza di lui ipotecando la qualificazione ai quarti di finale.

 
ATTO SECONDO: IL TRASFERIMENTO AL MILAN

Bonucci viene reintegrato quasi subito ma non dimentica quanto accaduto. L’estate successiva quindi non ci pensa due volte a lasciare la Juve per trasferirsi al Milan, dove viene subito nominato capitano.

 

ATTO TERZO: LA FASCIA NEGATA

 

Dopo una sola stagione Bonucci decide che è meglio tornare nell’amata Torino. Allegri saluta lasciando la panchina per un paio di anni prima a Pirlo e poi a Sarri con i quali Bonucci è titolare inamovibile. Una volta tornato, nel 2021, i contrasti tra Allegri e Bonucci riprendono:”Leo vuole la fascia? Se ne era andato, se la vuole la compra e gioca in piazza”. Il capitano diventa Dybala, ma all’inizio della scorsa stagione la fascia passa finalmente sul braccio di Bonucci. Anche se il capitano si vede poco in campo. Tutto questo prima dell’ultimo strappo.

 

L’ULTIMO STRAPPO

 

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato valida per la quarta giornata di Serie A tra la sua Juventus e la Lazio. Abbiamo visto come Leo Bonucci sta intraprendendo una battaglia legale contro il club per aver ricevuto un trattamento “anomalo” nell’ultimo periodo. A suo dire non c’era niente di “concordato” con il tecnico Allegri circa il trattamento che ha ricevuto, che a suo dire sarebbe stato irrispettoso e poco professionale. Allegri dice di esser stato subito molto chiaro con il giocatore, e di averlo subito avvertito che non avrebbe potuto più far parte del progetto tecnico bianconero, senza illuderlo in alcun modo e senza ingenerare in lui false speranze. Ma non è di questo avviso Leo, che da un’altra versione dei fatti. Il difensore bianconero ha parlato ai microfoni di SportMediaset e a proposito del suo addio alla Vecchia Signora ha detto: “Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall’allenatore”. Sulle tempistiche della scelta fatta dal club rivela: “Non è vero che a ottobre 2022 e a febbraio 2023 mi è stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione. Proprio a ottobre, anzi, mi era stata la possibilità di continuare con un rinnovo: siamo andati avanti insieme perché la società aveva capito l’importanza di avermi all’interno dello spogliatoio. Poi ho sentito le parole dell’allenatore secondo cui il concetto dell’addio a fine stagione sarebbe stato ribadito da lui stesso e dalla società a febbraio. Anche questo non è vero: l’allenatore mi ha convocato solo a fine marzo nel suo ufficio, prima della partita col Friburgo di Europa League, per dirmi che sarebbe stato il caso di anticipare, a suo modo di vedere, il mio percorso da allenatore lasciando il calcio giocato. Gli ho detto che rispettavo la sua opinione, ma che fino all’Europeo 2024 non volevo smettere”. C’era molta attesa per ascoltare la replica sull’argomento da parte del tecnico bianconero: Se io l’ho avvisato a febbraio e lui ha negato? Le soap opera sono su canale 5 e non sono molto appassionato, detto questo a Leonardo faccio un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della carriera”. E poi ancora: “Io etichettato bugiardo? I miei amici mi chiamano Pinocchio, quello è il meno”. Allegri non teme che questa situazione possa compromettere l’equilibrio dello spogliatoio: “Bonucci ora è molto più importante la partita di domani e guardare avanti non indietro – ha precisato – Bonucci non ha creato guerre interne, è stata presa una decisione che è normale”.

 

 

di Valerio Carlesimo
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