
Il Var e l’arbitro danno il via libera alla Roma, Milan k.o.
Il Milan saluta l’Europa e la dirigenza dovrà riflettere profondamente sugli errori commessi nella gestione del mercato in entrata e uscita e soprattutto nei difetti di comunicazione verso l’esterno. Non solo, la società rossonera appare politicamente debole in seno alla Lega visto l’ennesimo abbaglio arbitrale subito nel giro di quattro giorni. Ci riferiamo allo strano metro di giudizio relativo alle gomitate in area di rigore: non sanzionata quella di Beukema su Gabbia nella finale di Coppa Italia con l’arbitro che non va nemmeno al Var, rosso diretto per Gimenez ieri sera dopo il colpo a Mancini. Ma non finisce qua: ammonito, il capitano giallorosso è stato protagonista di una mini rissa e altri falli senza essere sanzionato. Piccinini a fine gara ha anche espulso Conceicao per (sacrosante) proteste. N. La Roma ci ha messo 3′ esatti a passare in vantaggio: calcio d’angolo, Mancini vola in aria e sovrasta Tomori (annata decisamente negativa per l’ inglese). Fa specie notare come la squadra rossonera sui calci d’angolo vada in difficoltà. Al 19′ il rosso a Gimenez: il messicano rifila una gomitata al “solito” Mancini e lascia il campo. Non giocava titolare da due mesi, ha rovinato tutto per un gesto istintivo e gratuito: i grandi giocatori hanno sempre autocontrollo….Assalto giallorosso al fortino di Maignan? Accade il contrario: il Milan si riorganizza, punta sul possesso palla, tutti corrono e si aiutano con corse e raddoppi. Ranieri alla sua ultima gara all’Olimpico è preso in contropiede e al 39′ arriva il pareggio milanista: lancio perfetto con il contagiri di Pulisic per Jimenez che taglia la difesa capitolina, lo spagnolo spara addosso a Svilar, sulla ribattuta si avventa Joao Felix per il gol. Si va al riposo e al 58′ arriva il raddoppio: punizione di Paredes sulla quale Maignan si tuffa male, piazza in modo errato la barriera ed è in ritardo. Colpa grave del francese, la palla era sul primo palo. Gabbia e compagni provano a reagire, guidati da un grande Joao Felix, ma l’uomo in meno fa la differenza e gli ingressi di Fofana, Jovic e Leao spostano poco. Irritante soprattutto l’asso portoghese, entrato senza grinta e nerbo. Per il tris bisogna aspettare il minuto 87′, botta da fuori dell’ex Cristante dopo una spettacolare doppia parata di Maignan. La rete nel finale dimostra che il Milan ha lottato con tutte le armi possibili. Festa finale con tutto lo stadio a inneggiare a Ranieri, grande uomo e allenatore. I milanesi tornano a casa e salutano le coppe europee per un anno, sicuri che i problemi siano in campo e non in una dirigenza che si è dimostrata inadeguata per nove mesi? Non si vedono uomini di calcio ai posti di gestione dell’area sportiva, questa la cosa più preoccupante. Non solo, la retrocessione in D del Milan Futuro è un’ altra bocciatura o in faccia all’operato soprattutto di Ibrahimovic. È arrivato il momento per questa società di accettare il dissenso dei tifosi, piuttosto che mandare la security a rimuovere gli striscioni affissi attorno a Casa Milan. Nella prossima partita con il Monza, prevista una durissima contestazione dagli ultras della Curva Sud già assenti alla trasferta romana per protesta. A fine partita nessun dirigente ci ha messo la faccia davanti a microfoni e televisioni. Manca l’uomo forte, ennesima e triste conferma. Infine, la Roma domenica prossima ha la grande occasione di agguantare la Champions League nella trasferta di Torino, la Juventus (avanti di un punto) andrà a Venezia con i lagunari che giocheranno il tutto per tutto per tentare la salvezza. Attenzione: fra le due litiganti potrebbe godere la Lazio che gioca in casa con il Lecce, ostacolo non certo insormontabile (anche se ha un disperato bisogno di punti, visto che la diretta rivale Empoli gioca in casa con il Verona, ai gialloblù per essere aritmeticamente salvi basta un punto)
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