IL MILAN CROLLA AL FRANCHI CON LA FIORENTINA

Nel primo tempo il Milan è sottotono e subisce i viola che giocano decisamente meglio. All’11’ punizione di Bonaventura, che viene respinta da Maignan, attento sul suo palo. Al minuto 13′ i calciatori si fermano e partono applausi e cori per Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso esattamente 5 anni fa. Al 18′ e al 20′ Nico Gonzalez si rende pericoloso con due conclusioni. I rossoneri, in evidente difficoltà, rischiano di capitombolare al minuto 26′, quando Bonaventura prende sul tempo il portiere francese che tocca il pallone e Tomori salva sulla linea di porta. Terracciano, a lungo inoperoso, è chiamato in causa solo da Giroud (32′) e nel finale di tempo quando è costretto a uscire coi piedi su Rebic lanciato a rete. Si chiude così a reti inviolate la prima frazione.

Nella ripresa, al 47′, la Fiorentina ottiene un calcio di rigore: Ikoné salta Tomori e una volta in area viene steso dal difensore inglese. Nico Gonzalez dal dischetto spiazza Maignan per l’1-0 Viola.

Il Milan regaisce: al 51′ ci prova di testa di Giroud, subito dopo Terraciano para a terra un tentativo di Rebic dal limite (55′) ed è bravissimo in uscita a murare Theo Hernandez lanciato dalle retrovie da Tomori (58′). La Fiorentina, però, torna alla ribalta: Maignan si oppone a Dodo con l’aiuto di Tomori (67′).  Italiano manda in campo Jovic: il neoentrato, all’87’, in tuffo batte il portiere francese su cross al bacio di Dodo. Al 95′ il Milan accorcia le distanze con Theo Hernandez, ma è ormai troppo tardi per rimontare.

Un passo indietro del Milan che torna da Firenze con le ossa rotte e una sconfitta che non può far dormire sonni tranquilli, anche in vista del ritorno di Champions League contro il Tottenham in programma mercoledì a Londra. I ragazzi di Pioli hanno giocato bene solo una ventina di minuti, subito dopo il gol di Nico Gonzalez, troppo poco contro una Fiorentina finalmente concreta e superiore in ogni zona del campo. Italiano vince meritatamente  e può guardare con maggiore ottimismo a questo finale di stagione, soprattutto in Conference League visto che in campionato il ritardo dalla zona Europa è da tempo incolmabile.