L’ Inter batte la Fiorentina nel quarto anticipo dell’undicesima giornata di Serie A e incassa la terza vittoria consecutiva in campionato. La “pazza” Inter si impone al 95′ con un gol di Mkhitaryan. Con questa vittoria i nerazzurri si portano al settimo posto in classifica a quota 21 punti, superando la Juventus e agganciando momentaneamente la Lazio
, che se la vedrà con l’Atalanta
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Formazioni
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo (83′ Venuti), Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi (83′ Terzic); Bonaventura, Amrabat (83′ Barak), Duncan (52′ Jovic); Gonzalez (8′ Ikoné), Cabral, Kouamé. All.: Italiano.
INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Acerbi; Darmian (66′ Dumfries), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (66′ Gosens); Correa (61′ Dzeko), Lautaro (85′ Bellanova). All.: Inzaghi.
Cronaca della partita
Avvio da dimenticare per i padroni di casa. Al 2′ gol di Barella e nerazzurri subito in vantaggio: pressione alta dell’Inter, Lautaro pesca il taglio del centrocampista, che controlla a tu per tu con Terracciano e segna di esterno destro. Per Italiano le cose si complicano ulteriormente al 9′, quando deve rinunciare a Gonzalez, ancora vittima di un problema muscolare.
La Viola sembra comunque ancora in partita e reattiva, ma crolla al secondo affondo nerazzurro: al 15′ palla recuperata dai nerazzurri sulla trequarti, due contro due guidato da Lautaro e Correa. Il Toro si invola da solo, punta Quarta portandosi sul sinistro e con una concluisone rasoterra all’angolino batte il portiere avversario. L’Inter, in vantaggio per 2-0, sembra poter gestire in tranquillità e l’esito della gara sembra già scritto, ma poco dopo la mezz’ora ha uno sbandamento imprevisto. Al 34′ cross dalla sinistra, inserimento senza palla di Bonaventura che colpisce al volo da pochi passi: largo di poco. Ma c’è intervento scomposto di Dimarco, che colpisc duro l’avversario dopo la conclusione: calcio di rigore dopo l’on field review. Cabral spiazza Onana. Si chiude così il primo tempo.
A inzio ripresa l’Inter parte ancora meglio della Fiorentina, e crea un’occasione da gol con Lautaro. Sugli sviluppi di un corner, il Toro colpisce di testa e suscita il gran riflesso di Terracciano, che devia la sfera sopra la traversa. Al 53′ Italiano prova ad affidarsi alle due punte togliendo un anonimo Duncan e inserendo Jovic. Al 60′ a dare la scossa alla Fiorentina ci pensa Ikone: contropiede della viola, l’esterno punta Acerbi e rientra sul sinistro: pallone sotto l’incrocio del secondo palo, gol stupendo. La Fiorentina fissa il punteggio sul 2-2. Inzaghi si gioca le carte Dzeko, Gosens e Dumfries. La Fiorentina, caricata, spera addirittura nella vittoria e la insegue con tenacia, ma al 73′ arriva il 3-2 dell’Inter: Terracciano atterra Lautaro, Valeri fischia rigore ma viene segnalato fuorigioco. Che però non c’è, per millimetri: il Toro spiazza il portiere dal dischetto. Al 90′ la Fiorentina riagguanta nuovamente l’Inter, con il gol di Jovic: angolo dalla sinistra, il pallone arriva sul secondo palo: acrobazia vincente. 3-3. L’illusione per i padroni di casa dura poco: al 95′, sull’ennesima grande giocata in verticale di Dzeko, Barella butta dentro un cross che Venuti spazza male addosso a Mkhitaryan, il pallone carambola in rete e l’Inter vince.
La pazza Inter di un tempo torna a fare capolino al “Franchi”, in una serata da cuori forti. Per Simone Inzaghi una vittoria fondamentale a quattro giorni dall’appuntamento chiave di Champions contro il Viktoria Plzen, che permette di rispondere ai successi di Milan e Juve, rosicchiare qualche punto sicuro alle altre che stanno davanti (approfittando degli scontri diretti Roma-Napoli e Atalanta-Lazio), ma soprattutto trovare una grande spinta emotiva in vista dei prossimi impegni. Vittorie così danno carica e morale, sconfitte del genere possono invece far malissimo a una squadra già estremamente fragile. Per la Fiorentina è il terzo ko nelle ultime quattro, arrivato nonostante i gol dei suoi due centravanti.
Queste le dichiarazioni di Inzaghi a fine partita ai microfoni di Sky:”Ci abbiamo creduto fino in fondo, dobbiamo imparare a gestire meglio la gara quando siamo in vantaggio. Ora rientrano Lukaku, Brozovic e Gagliardini e ci daranno una mano”.