MAROTTA: “FIDUCIA A SQUADRA E ALLENATORE, MA DEBBONO FARE DI PIU'”

27 Febbraio 2023 alle 19:57
Dopo la sconfitta di Bologna, che ha lasciato molta amarezza, e in vista dei futuri impegni in Champions, la società si espone. Per l’ennesima volta, la squadra di Inzaghi, ha perso punti preziosi contro un’avversaria alla portata, una tendenza che in viale della Liberazione vogliono interrompere il più in fretta possibile. Anche per questo, l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, è intervenuto ai microfoni di Sky, nel tentativo di arginare le evidenti difficoltà che stanno ostacolando il cammino dell’Inter, ed analizzare il momento nerazurro in vista di una ripaetenza.
SULLE PROBLEMATICHE DELL’INTER
“Nel 2019-20 siamo arrivati secondi in campionato e abbiamo giocato la finale di Europa League,  poi lo scudetto nel 2020/21. Con Inzagh, nel 2021/22, secondi in campionato e siamo in corsa per Coppa Italia e Champions. Siamo i migliori in Italia nelle ultime 4 stagioni. Ma l’attualità è agrodolce, protagonisti in CL e CI ma nella manifestazione più importante, quella in cui tutti credono, il campionato, abbiamo discontinuità.
FIDUCIA AD INZAGHI, MA DEVE FARE DI PIU’
Dopo la sconfitta di ieri con il Bologna siamo qua a chiedere alla squadra e all’allenatore ancora più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l’obiettivo di questa stagione, che è la qualificazione in Champions. Il nostro obbligo è dare soddisfazione ai tifosi. Simone Inzaghi è un allenatore bravo, giovane e preparato in cui noi crediamo molto. La fiducia in lui non è mai mancata”.
L’ATTEGGIAMENTO DI LAUTARO
L’atteggiamento di Lautaro ci è piaciuto, apprezziamo le sue dichiarazioni. Sono sinonimo di appartenenza e attaccamento alla maglia. Da quando la squadra si ritroverà ad Appiano, dovranno lavorare tutti su quella strada”.
LUKAKU RESTERA’?
“Parlarne ora è prematuro. A giugno tornerà al Chelsea e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo cosa fare. Lui vuole restare, sicuramente conoscendolo vedremo se sarà il caso di poter negoziare un suo ritorno con noi”.
di Valerio Carlesimo