Durante la conferenza con gli sponsor presenti, il tecnico del Frosinone, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato diverse importanti dichiarazioni. Ha spaziato dalla voglia di rimanere al Frosinone, alle dichirazioni sui giovani, alla sua esperienze più importanti nella sua carriera di allenatore. Ecco alcune delle sue parole riportate dal sito ufficiale del Frosinone Calcio.
SUL FROSINONE
Di Francesco esordisce dicendo che l’ambiente del Frosinone gli permette di lavorare benissimo:“Ho lavorato in Club di alto livello, quì a Frosinone ho trovato un ambiente dove si può sempre migliorare anche sotto il punto di vista delle strutture per le quali siamo al limite ma si lavora benissimo. Sarà importante dare continuità a questa categoria – ha spiegato l’allenatore pescarese – Io a Frosinone vorrei contribuire a questa crescita, che auguro alla Società.”
SUI GIOVANI
L’allenatore dice la sua sull’argomento giovani. E’ giusto farli giocare o meno? “I giovani? Sono un po’ bamboccioni, diciamolo. Qui a Frosinone ce ne sono tanti. Non confondiamo le cose quando si dice: i giovani devono giocare. Bene, quali? Quelli che hanno voglia di allenarsi, di arrivare, che hanno fame di arrivare come l’avevo io dall’età di 10 anni. Questo è importante capire a livello generale: vi assicuro che chi arriva in serie A e ci rimane, ha del talento a tutto tondo.”
SULLA CARRIERA DA ALLENATORE
Di Francesco racconta le sie esperienza più significative, tra cui quella più imporatnte col Sassuolo: “La mia emozione più forte da allenatore? In assoluto con il Sassuolo dove abbiamo costruito qualcosa di unico. La Roma è un’altra cosa per me, ho fatto il calciatore, un anno da team manager che ho lasciato subito e poi da allenatore. A Sassuolo abbiamo creato dal nulla dei giocatori. Berardi? E’ diventato un giocatore che ha fatto 115 gol da esterno, 150 totali in tutti i campionati, ha 29 anni e fa l’ala nel Sassuolo e non nella Juventus. Chi fa questi numeri è un fenomeno.”
SULLA PERMANENZA AL FROSINONE
Il tecnico afferma che rifarebbe la scelta di tornare in Ciocairia: “La scelta-Frosinone? La rifarei se tornassi indeitro…. Vi racconto, un giorno il presidente Stirpe mi disse: quanti anni vuoi rimanere qui? Gli risposi dopo un mese di ritiro e non oggi: 10 anni. A me piace il campo. E qui ha fatto tutto il Direttore Angelozzi. Io debbo sapere dove può arrivare la Società. Ognuno deve conoscere il proprio ruolo. Sapevo e so che il Direttore farà di tutto per farmi lavorare bene. Per questo ho scelto Frosinone”.