Bologna-Torino, 2-0. Emiliani a -3 dalla Champions

28 Novembre 2023 alle 12:11

La tredicesima giornata della Serie A 2023/24 si chiude con la vittoria del Bologna sul Torino per 2-0, che proietta gli uomini di Motta a 21 punti, al quinto posto con la Roma.

 

Queste le formazioni delle due squadre scese in campo:

 

Bologna (4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori (81′ Lykogiannis), Kristiansen (56′ Lucumí); Fabbian (81′ Moro), Aebischer (56′ Freuler), Ferguson; Ndoye, Zirkzee, Saelemaekers (71′ Urbanski). All. Thiago Motta
Torino (3-4-1-2): Gemello; Tameze (71′ Vojvoda), Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Linetty (71′ Gineitis), Ilic, Lazaro (76′ Karamoh); Vlasic; Sanabria, Zapata (71′ Pellegri). All. Juric

 

Sintesi del match

 

Gara a due facce: primo tempo di marca granata, con tanto di gol annullato dalla VAR a Vlasic. Al 19′ stupendo sinistro da fuori di Vlasic e palla che si infila quasi sotto l’incrocio di Skorupski: il gol viene però annullato dopo l’intervento della VAR per un fuorigioco attivo di Sanabria, posizionato sulla traiettoria del tiro. La ripresa è a tinte rossoblù. A decidere, alla fine, sono il primo gol in Serie A di Fabbian, classe 2003, arrivato in estate dall’Inter dopo aver sfiorato l’Udinese all’interno dell’operazione Samardzic, e il raddoppio di Zirkzee nel recupero. Al 56′ la prima rete del Bologna. Beukema lancia nello spazio Fabbian, che vince un rimpallo con un non perfetto Gemello e col sinistro mette dentro a porta vuota. 1-0. Nel recupero (92′) raddoppio degli emiliani: lancio lungo di Lykogiannis per Zirkzee, che in area salta Vojvoda e segna. Gol inizialmente annullato per un presunto fuorigioco dell’olandese, poi confermato. 2-0. Il Bologna sogna l’Europa: aggancia la Roma al quinto posto, a -3 dalla quarta posizione. Per la formazione di Ivan Juric, incvece,  sono solo rimpianti: niente sorpasso in classifica proprio sui felsinei. Il Bologna ha costruito il suo quinto posto nelle tredici gare giocate finora in casa, dove sono arrivate le vittorie contro Cagliari, Empoli, Frosinone, Verona, Lazio e Torino. Una solo sconfitta, all’esordio, e il pari contro il Napoli a reti inviolate. La squadra di Thiago Motta ha dimostrato di avere una difesa di ferro, in grado di subire appena 4 goal in 7 gare in casa, dove il bottino accumulato è di appena in punto inferiore a quello della Juventus (17), la miglior squadra del campionato tra le mura amiche finora. Nel successo contro il Torino c’è ancora una volta la firma di Joshua Zirkzee. L’attaccante olandese ha chiuso i conti con la rete del definitivo 2-0. In questa stagione, l’ex Bayern Monaco e Anderlecht si sta dimostrando una vera e propria arma in più con 5 goal e 2 assist ma soprattutto con un gran lavoro nel legare il gioco e alternare la ricerca della profondità al venire in contro ai compagni. Un’annata in cui il classe 2001 sta trovando spazio con continuità, arrivando alla definitiva e tanto attesa maturazione. Come dicevamo, il Bologna ora non può nascondesi e deve puntare all’Europa. Tuttavia, il tecnico Thiago Motta mantiene un basso profilo per evitare cali di concentrazione. “Si ragiona partita per partita, allenamento dopo allenamento, sui miglioramenti quotidiani” è il diktat di Thiago Motta. E il direttore sportivo Marco Di Vaio ha ribadito il concetto ai microfoni di TMW, pur non nascondendo un sogno chiamato Europa: “Il divario, purtroppo, è molto grande rispetto alle prime sei-sette. Ma da noi sta avvenendo un processo di acquisizione di forza di un gruppo nuovo e fatto di giovani, che è cambiato radicalmente e si sta formando su basi positive. I ragazzi si rendono conto che possono dar fastidio, che sono forti e possono dire la loro. Grazie alla guida di un allenatore giovane ma dalle idee molto chiare: c’è molto potenziale e voglia di dimostrare la propria forza, di confrontarsi e capire cosa si può dire contro le grandi. Per cullare altri sogni ci vuole la seconda parte del campionato: trovare continuità è difficile, ma manteniamoci e proviamo a crescere, per consolidare la mentalità servono risultati, esperienze e tempo”.

di Valerio Carlesimo
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