
Inter, l’importanza di Riccardo Ferri
In casa Inter un uomo molto amato e apprezzato è Riccardo Ferri. Ricopre da due anni il ruolo di team manager e nel modo di fare e di interpretare il ruolo ricorda Gabriele Oriali, altra figura molto amata alla Pinetina. Nello staff tecnico di Simone Inzaghi è uno dei più ascoltati perché ha il polso della situazione dei singoli giocatori, di cui è il primo confidente. L’ex stopper ha un carattere molto forte ed è sempre pronto ad appoggiare tutti gli atleti. Sarà un caso, ma i giocatori che vengono sostituiti durante la partita vanno sempre da lui per il classico cinque e a volte per un abbraccio. Amano quell’uomo che agisce discretamente dietro le quinte, rifuggendo i riflettori. Interista dentro, ha giocato con la maglia della Beneamata dal 1981 al 1994 (ha chiuso la carriera alla Sampdoria dove ha giocato per due anni). Una vita in nerazzurro con 418 presenze e 6 reti, protagonista dello scudetto dei record vinto con Giovanni Trapattoni in panchina. Ricordato anche per l’importante passato con la maglia azzurra della nazionale onorata con 45 apparizioni e 4 reti, medaglia di bronzo ai mondiali del 1990 giocati in Italia. Il 61 enne manager è nato a Crema in provincia di Cremona e ha a cuore anche le sorti della Cremonese.
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