Grazie a un’amichevole estiva disputata proprio dalla Caratese contro la Juventus, la sua vita cambia.
Il difensore cattura l’attenzione dell’allora tecnico della Juve Trapattoni che decide di concedergli un periodo di prova in maglia bianconera, aggregandolo al gruppo.
Moreno non delude le aspettative del tecnico e convince anche l’Avvocato Agnelli a sborsare la cifra di 50 milioni di lire per accaparrarsi il cartellino di quel giovane difensore tutto corsa, grinta e polmoni.
Torricelli diviene fin da subito un titolare fisso della Juve di Baggio, cominciando immediatamente a macinare chilometri sulla fascia destra.
L’esordio dell’ex falegname avviene il 13 settembre 1992 contro l’Atalanta.
Nel primo anno in maglia bianconera vince la coppa Uefa battendo in finale il Borussia Dortmund.
Dopo l’era di Trapattoni, con Lippi in panchina Moreno vive le due stagioni più esaltanti della sua carriera: dal 1994 al 1996, infatti, vince lo Scudetto, la Coppa Italia, la Coppa dei Campioni, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Italiana e la Supercoppa Europea. Nelle annate 1996/97 e 1997/98 è ancora protagonista, conquistando due ulteriori scudetti e raggiungendo altre due finali di Champions League (una delle quali persa proprio contro il Borussia che qualche anno prima aveva sconfitto). Nel periodo Juventino colleziona anche 21 convocazioni in Nazionale.
L’ esperienza alla Juventus termina nel ‘98, quando ormai ai margini della rosa, chiede di esser ceduto alla Fiorentina dove lo aspetta di nuovo Giovanni Trapattoni nelle vesti, questa volta, di allenatore dei Viola.
Torricelli rimane alla Fiorentina fino al 2002, quando si trasferisce all’Espanyol, dove disputa una stagione. L’anno successivo, chiude la carriera all’Arezzo, in serie B. Insomma, niente male per un’ex operaio di mobilificio.