OLANDA-USA 3-1: GLI ORANGE VOLANO AI QUARTI
L’ Olanda batte 3-1 gli Usa ed è la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale di Qatar 2022.
Queste le scelte dei due CT:
Nella cornice dello Stadio Internazionale Khalifa, l’Olanda rispetta il pronostico, batte gli Usa e si qualifica per i quarti di finale: venerdì prossimo affronterà la vincente di Argentina-Australia. A prendersi la scena è stato l’interista Dumfries, autore di una partita degna di nota: sono suoi i due assist per i gol di Depay e Blind nel primo tempo, suo un incredibile salvataggio sulla linea su Wright e infine sempre suo il gol del 3-1 che ha evitato ai suoi un finale di match che si prospettava davvero rovente. Gakpo va a secco dopo i tre gol nelle prime tre giornate, ma in casa olandese possono festeggiare il ritorno al gol di Depay, l’indiscusso attaccante titolare di questa squadra. Il ct olandese può sorridere perché i suoi ragazzi hanno dato la sensazione di essere più maturi rispetto alle prime uscite. Gli Usa, invece, sono partiti bene ma hanno pagato la scarsa incisività in zona gol.
Van Gaal conferma gli 11 che hanno battuto il Qatar: si accomoda ancora in panchina De Ligt, Klaassen alle spalle della coppia Gakpo-Depay. Due cambi invece nella squadra titolare Usa: Zimmerman torna al centro della difesa al fianco di Ream, in attacco debutto per Ferreira al posto dell’infortunato Sargent.
Partenza coraggiosa degli Usa, che fanno la partita e dopo meno di 3′ hanno la grande occasione di passare in vantaggio, con Noppert che respinge con il piede il sinistro di Pulisic. L’Olanda decide di lasciare l’iniziativa agli avversari e si affida alle ripartenze in contropiede. Alla prima ripartenza, gli Orange la sbloccano: Gakpo apre per Dumfries, il terzino dell’Inter per l’accorrente Depay, destro a incrociare e Turner battuto. Il gol subito toglie smalto e inietta incertezze negli Stati Uniti, i ritmi si abbassano e la gara prende la piega più favorevole per Van Dijk e compagni. Al 18′ Gakpo serve Blind e sinistro da dimenticare altissimo. Tre minuti dopo Ream manca l’intervento, destro in diagonale di Depay largo. Il possesso palla è a favore degli Usa, ma è completamente sterile. Oltre a Pulisic, l’unico che prova qualcosa è Robinson, troppo poco per impensierire la difesa olandese. Dopo una bella iniziativa di Dest, fermato sul più bello una volta entrato in area, l’Olanda trova il raddoppio nel primo e unico minuto di recupero prima della pausa: ancora Dumfries in versione assist-man, mette a centroarea per Blind che questa volta non sbaglia. Un gol praticamente in fotocopia rispetto a quello di Depay.
Nella ripresa, Berhalter lascia negli spogliatoi l’inconcludente Ferreira e inserisce Reyna. Due cambi anche per Van Gaal: De Roon e Klaassen lasciano il posto a Koopmeiners e Bergwijn. L’inizio ripresa è targato Usa, con Gakpo che salva sulla linea una conclusione sporca di Ream. Le squadre si allungano e le occasioni fioccano: al 50′ Turner salva d’istinto sul tentativo di autorete di Zimmerman che anticipa Depay e per poco non beffa il proprio portiere. Dopo un paio di conclusioni velleitarie di Pulisic e McKennie, il portiere statunitense alza sulla traversa il destro di Depay. Al 71′, il secondo portiere dell’Arsenal è ancora protagonista, quando dice no a Koopmeiners e poi al colpo di testa in tuffo di Depay che però è in fuorigioco. Depay per poco non combina la frittata al 75′, quando sbaglia il retropassaggio e serve Wright, provvidenziale salvataggio di Dumfries sulla linea. Gli Usa riaprono il match un minuto dopo: Pulisic serve Wright che colpisce male ma la sfera si alza e beffa Noppert. Gli americani ci credono, ma l’illusione della rimonta dura solo pochi minuti: al 81′ Blind trova sul secondo palo Dumfries, sinistro al volo che batte Turner. Gli Usa accusano il colpo e non riescono più a reagire, assecondando l’inerzia della gara che si conclude dunque sul 3-1.
Per l’Olanda una qualificazione meritata, raggiunta al culmine di un match che accresce fiducia e autostima del gruppo. Gli Stati Uniti giocano una buona partita ma con poca continuità e pagano la poca compattezza generale.
La squadra guidata da Van Gaal attende ora di conoscere quale sarà la sfidante agli ottavi di finale (la vincente di Argentina-Australia).
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