PREMIER LEAGUE: PSICODRAMMA TOTTENHAM

28 Aprile 2023 alle 13:36

Premier League, psicodramma Tottenham ! Gli Spurs stanno vivendo una stagione particolare, ieri sera ha esordito il terzo tecnico stagionale. Ryan Glen Mason ha preso il posto di Christian Stellini, che a sua volta aveva sostituito Antonio Conte. Il 31 neo allenatore ha il Tottenham nel sangue: cresciuto nelle giovanili, ha debuttato con la prima squadra all’età di 17 anni in Coppa Uefa. Quindi una serie di prestiti in giro per l’Inghilterra tra Yeovil, Doncaster, Millwall e Swindon Town con una breve parentesi anche in Francia al Lorient.

Lui, centrocampista centrale che poteva ricoprire sia il ruolo di mezz’ala che di trequartista, tornò al Tottenham nel 2014 facendo anche il suo esordio in Premier League contro l’Arsenal. Due anni più tardi, dopo 66 partite e 4 gol con la prima squadra, venne acquistato dall’Hull City. Prezzo del cartellino 15,4 milioni di sterline, ad oggi ancora l’acquisto più caro della storia del club.

Quello fu però l’inizio della fine della carriera: il 22/01/2017, nella partita contro il Chelsea, riportò un trauma cranico a seguito di uno scontro aereo con Gary Cahill.  Dopo un’operazione chirurgica e un calvario di consulti lungo 13 mesi, la decisione di ritirarsi a soli 26 anni.  “Mai accettato”, come dichiarò lui stesso in un’intervista alla BBC un anno più tardi.

Fu proprio la squadra della sua vita a regalargli una seconda possibilità. La dirigenza del presidente Daniel Levy nel 2018 gli affidò un ruolo nello staff tecnico del club. Quindi, in due anni il rapido passaggio dalla UEFA Youth League con l’U19 all’U23. A soli 29 anni e a tre stagioni dal ritiro, il compito di sostituire José Mourinho ed essere il più giovane allenatore di tutti i top club europei.

La scelta di affidargli la panchina della prima squadra ha rappresentato l’attesa seconda chance nella carriera del classe 1991, quasi una ricompensa per tutte le sofferenze vissute. Alla fine della stagione, poi, lasciò il posto ad un altro portoghese, Nuño Espirito Santo, che durò poco. Gli Spurs optarono dunque per Antonio Conte.

In un anno e mezzo, però, i risultati ottenuti non sono stati ottimali: così è arrivato l’esonero e l’incarico  per il suo secondo, Cristian Stellini, sollevato anche lui. A distanza di due anni, quindi, la storia si ripete: Ryan Glen Mason è diventato per la seconda volta allenatore ad interim del suo Tottenham.

Ieri sera l’esordio bis al White Hart Lane nella gara valevole per la 33° giornata, fra gli applausi dei supporter. L’allenatore sarà tornato a casa con il mal di testa: sotto di due reti nel primo tempo, Harry Kane e compagni hanno reagito nella ripresa catturando l’insperato pareggio. Ma andiamo a vedere come si è svolta la partita.

Pronti, via e il Tottenham dà subito l’impressione di essere una squadra allo sbando. Nervosa e impaurita, incapace di reagire alla pressione del Manchester United. I Red Devils passano alla prima occasione con Jadon Sancho, che al 7’ si accentra da sinistra e batte Fraser Forster con un bel diagonale.  Il raddoppio arriva poco prima del riposo, con un contropiede iniziato da un lancio illuminante di Bruno Fernandes e chiuso da Marcus Rashford.

Gli Spurs escono dal campo tra i fischi dei loro tifosi ma ripartono furiosamente e accorciano al 56’ con Pedro Porro, che risolve una mischia davanti a David De Gea con uno splendido esterno destro. Lo United potrebbe richiudere il match un minuto dopo, ma Bruno Fernandes davanti al portiere spara sulla traversa. È il Tottenham a fare la partita ora, a mettere alle corde gli avversari.

Trovando il gol del pari al 79’, quando Son raccoglie sul secondo palo un bell’assist di Harry Kane, che perfora in contropiede sulla sinistra la difesa ospite. Dopo il pari il Tottenham lentamente si spegne: lo United cerca con più convinzione il gol vittoria ma il risultato non cambia più. Questo il tabellino dell’incontro:

Tottenham-Manchester United 2-2 (primo tempo 0-2)
Tottenham (3-4-3): Forster; Romero, Dier, Lenglet; Pedro Porro (77′ Danjuma), Hojbjerg, Skipp, Perisic (77′ Davies); Son (87′ Tanganga), Kane, Richarlison (61′ Kulusevski). All. Mason
Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka (61′ Malacia), Lindelof, Shaw, Dalot; Casemiro, Eriksen (61′ Fred); Antony (71′ Weghorst), Bruno Fernandes, Sancho (61′ Martial); Rashford. All. Ten Hag
Arbitro: Anthony Taylor
Gol: 7′ Sancho (M), 44′ Rashford (M), 56′ Pedro Porro (T), 79′ Son (T)
di Cristiano Mezzi
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