
Udinese, in bilico il futuro di Runjaic
Mancano due gare alla chiusura della stagione e l’ obiettivo primario della salvezza è stato raggiunto senza patemi d’animo. Questo per merito del tecnico tedesco di origini serbe Kosta Runjaic e del direttore dell’area tecnica Gokhan Inler. Hanno cambiato lo spirito di squadra, si è visto un gruppo unito e soprattutto filosofia tattica con il passaggio alla difesa a quattro, abiurando in determinate partite il dogmatico 3-5-2. Il patron Gino Pozzo che da 31 anni tiene splendidamente le redini della squadra bianconera gli ha riconosciuto l’ importanza del lavoro svolto. Il tecnico piace per i modi cortesi e le risposte secche, per la personalità con la quale ha saputo gestire uno spogliatoio dalle mille lingue e culture. Ha un contratto biennale, ma le parti hanno deciso di sedersi a tavolino a fine campionato per vedere se le idee collimano in merito alle prossime mosse mercato. Non è un mistero che il mister abbia chiesto alla dirigenza di creare una base solida di italiani per trainare il gruppo, per esempio non vede la necessità di avere un portiere straniero, visto che la scuola italiana dei portieri non è seconda a nessuna, guarda caso è nei radar Lorenzo Montipò del Verona. Non solo, Kosta Runjaic vorrebbe il via libera per valorizzare il talento di Simone Pafundi con una maglia da titolare.
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