OKAFOR: LE PRIME PAROLE IN ROSSONERO
Colpo a sorpresa del Milan. Scatto decisivo per Noah Okafor, uno degli attaccanti più forti del panorama europeo. L’operazione col Salisburgo, va a infoltire le frecce a disposizione nell’arco di Pioli nel reparto offensivo: in primis come opzione per la zona centrale, ma anche per stazionare su entrambe le fasce. La data per l’espletamento delle visite mediche, salvo imprevisti, è sabato 22 luglio.
Nelle casse del Salisburgo andrà una cifra tra i 14 e i 15 milioni, per un giocatore il cui contratto va in scadenza il 30 giugno 2024.
C Okafor accordo di durata quinquennale, a testimonianza di quanto il Milan stia cercando di puntare su di lui. Sostituirà in attacco i partenti Rebic e Origi, dando un nuovo volto alla fase offensiva. Okafor era da tempo nel mirino rossonero, fin da quando andavano di moda le voci sull’addio di Rafael Leao: alla fine il portoghese è rimasto a Milano rinnovando il contratto, e ora si ritroverà il classe 2000 come compagno di squadra.
LE PRIME PAROLE A MILAN TV
“Ero entusiasta e finalmente ora la trattativa è conclusa. Ho firmato e non c’è sensazione migliore. Ora lavoro e si continua a spingere!“. Così Noah Okafor nella sua prima intervista, rilasciata a MilanTv.
Così ha invece commentato i “precedenti” avuti con il Milan:
“Ho giocato contro il Milan, lì è nato l’interesse. Poi qualche giorno fa ho ricevuto la notizia. Ero contento perché volevo solo il Milan. Ora la trattativa è conclusa ed è il momento di spingere”
CHI E’ OKAFOR?
Classe 2000, di padre nigeriano e madre svizzera. Binningen, città di nascita, è lontana dall’Italia, ma l’italiano lo parla molto bene. E’ cresciuto nelle giovanili del Basilea, con cui esordisce, in prima squadra, a pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, contro il Lucerna: a luglio è già nella storia del club per aver segnato al Neuchatel Xamax. Non passa molto, prima che qualcuno si accorga del suo potenziale: e qui entra in gioco il RB Salisburgo, e in qualche modo anche Erling Haaland.Il 2020 è l’anno in cui Erling Haaland lascia il Salisburgo, dopo appena una stagione. Nella filosofia calcistica del club austriaco c’è innanzitutto l’intenzione di puntare su quei giovani che, prima o poi, possono lasciare il segno nel calcio mondiale: è il caso di Noah Okafor, che ripaga la fiducia del club e raccoglie la pesante eredità di Haaland.
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