Napoli, riavvicinamento fra Conte e Adl?

25 Maggio 2025 alle 16:01

Napoli è sospesa in un limbo di felicità, il quarto scudetto dopo la disillusione della scorsa stagione ha fatto esplodere di gioia la città. Il merito principale dell’obiettivo raggiunto è di Aurelio De Laurentiis. Il presidente ha fatto tesoro degli errori commessi dopo la conquista del tricolore targato Luciano Spalletti e si è affidato totalmente all’operato di Giovanni Manna e Antonio Conte. Il direttore sportivo e il tecnico hanno ricostruito praticamente dalle macerie e giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita sono arrivati al prestigioso traguardo. Adesso sarà importante la programmazione per un futuro ancora più importante, soprattutto a livello europeo con la Champions League. Come da contratto triennale in essere, il condottiero dovrebbe essere l’allenatore leccese concupito dalla Juventus per un’operazione di rilancio in grande stile dopo anni di vacche magre. Il mister è amatissimo dalla tifoseria azzurra e ha partecipato ai festeggiamenti per i 76 anni del massimo dirigente, al quale è legato da una solida e profonda amicizia personale. Il problema non è nelle sirene provenienti dal mondo bianconero, ma nella diversità di vedute nei programmi per il prossimo biennio. E francamente si fa fatica a capire questa diversità: sono arrivati elementi come Romelu Lukaku (espressa richiesta del tecnico salentino), Alessandro Buongiorno, David Neres, Scott McTominay e Billy Gilmour. Giocatori decisivi per il risultato finale raggiunto e pagati a peso d’oro fra acquisto e ingaggio. È vero che è andato via Kvicha Kvaratskhelia, ma è anche vero voi la rosa è rimasta ugualmente competitiva e giocatori come Matteo Politano sono esplosi definitivamente perché il gioco non è stato impostato solo sul georgiano. A breve arriverà anche l’ufficialità di un centrocampista di caratura mondiale come Kevin De Bruyne. Il belga ha esperienza internazionale da vendere e soprattutto sul palcoscenico europeo è una garanzia di livello assoluto. Altri giocatori importanti arriveranno e la rosa sarà ancora più competitiva. Ecco perché il sospetto è che Antonio Conte sia soggiogato dalla voglia di tornare nella città in cui vive, per allenare la squadra della sua vita di cui è stato calciatore e allenatore. Ma dovrà fare i conti col il contratto in corso, con l’amore di un popolo intero e con la sua coscienza. Anche la famiglia si è ambientata benissimo nel contesto campano e lasciare sarebbe difficile. Nelle ultime ore sono ripresi i colloqui fra le parti, con toni molto più distesi. Anche se presidente e direttore sportivo si sono cautelati con la disponibilità di Massimiliano Allegri. Ma la voglia di tutti è quella di ripartire insieme, facendo leva su programmi ambiziosi di rafforzamento e sul rispetto degli accordi firmati.

di Cristiano Mezzi
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