Milan, Ibra nel mirino di Cardinale e la scelta del d.s.

20 Febbraio 2025 alle 15:48

Negli Stati Uniti qualcuno non ha preso bene l’uscita del Milan dalla ricca Champions League. Indovinate chi? Gerry Cardinale. Abituato a vincere e a competere in vari campi, non può accettare questi risultati fra campionato e rassegna europea perché il risultato sportivo va di pari passo con la sostenibilità economica del club. Non è un mistero che RedBird venderà il Milan una volta diventato appetibile fra risultati, stadio, marketing e merchandising. Dopo il Feyenoord nel mirino del proprietario è finito proprio Zlatan Ibrahimovic, investito di pieni poteri e “reduce” dall’esonero di un allenatore (scelto da lui…), dall’eliminazione dalla Champions League e attualmente settimo in campionato…La Supercoppa Italia? Non è un asset, come rimarcato velenosamente da Zvonimir Boban e a ragion veduta. Gli americani sono spietati, ragionano con i risultati in mano come insegnano i Friedkin e lo stesso Gerry Cardinale suicidatosi con l’allontanamento di Paolo Maldini e Frederic Massara. Pertanto se a fine annata la squadra sarà rimasta con un pugno di mosche in mano, oltre allo svedese saluteranno in parecchi. Non a caso Giorgio Furlani tratta per il ruolo di d.s. con Andrea Berta, Fabio Paratici, Ighli Tare, Michael Edwards (artefice dell’odierno Liverpool in mano ad Arne Slot), Staccati, ma con possibilità Daniele Massaro e Aranjo leonardo (sarebbe un clamoroso ritorno).

di Cristiano Mezzi
Calciomercato Milan

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