JUVENTUS FUORI DALL’EUROPA LEAGUE: QUALE FUTURO PER ALLEGRI?
Alla luce di una stagione che dopo la sconfitta di Siviglia, costata alla Juve l’eliminazione dall’Europa League, può dirsi “fallimentare” , vien da chiederci quale sarà il futuro di Max Allegri.
I social rumoreggiano da qualche giorno con l’hashtag #allegriout: non un buon segnale per il tecnico.
La permanenza di Max sulla panchina bianconera dipenderà inevitabilmente anche dalle possibili sentenze in arrivo tra campionato e coppe. Non sarà un’estate semplice quella in casa Juventus. Come anticipa l’agenzia ANSA, oltre alla questione ‘plusvalenze’, venerdì 19 maggio è arrivata l’ufficialità del deferimento da parte della FIGC per la cosiddetta ‘manovra stipendi’. Alla Juventus viene contestata la violazione dell’articolo 4.1, e dunque della “lealtà sportiva”. Il procedimento è previsto per giugno e andrà dunque a tenere molto calda l’estate bianconera per le eventuali nuove penalizzazioni.
Da sottolineare, in questo caso, come l’eventuale penalizzazione su questa vicenda specifica dovrebbe quindi essere comminata nella stagione 2023/24. Lunedì 22 maggio, invece, ci sarà l’udienza della corte federale d’appello della FIGC che dovrà rimodulare la penalizzazione per il caso plusvalenze. Quei famosi “15 punti” prima dati, poi tolti e su cui appunto si attendono nuove notizie e che andranno a incidere invece su questa specifica stagione ancora in corso. Ai piani alti del club serviranno lucidità e visione, nel prendere decisioni che potrebbero non essere così scontate o del tutto popolari.
La disfatta in Europa League e l’eliminazione in semifinale contro il Siviglia ha tolto alla Juventus non solo la possibilità di “salvare” la stagione portando a casa un trofeo, ma anche la chance di qualificarsi direttamente alla prossima Champions. Vincendo il secondo trofeo continentale la squadra di Allegri, a prescindere dalla classifica finale di Serie A, avrebbe giocato nelle coppe nel 2023/2024. E così, allo stato attuale, il futuro della Juve nelle Coppe europee è in dubbio. Francesco Calvo, il CFO (Chief Financial Officer) dei bianconeri, nel prepartita del Sanchez Pizjuan è stato abbastanza schietto: “Allegri? Non giudichiamo il suo lavoro da una partita. Ha reso facile il difficile, in una stagione tribolata”. L’impressione, secondo coloro che sono informati sulle trame all’interno della società, è che la dirigenza stia navigando verso una riconferma del tecnico. Il tecnico, dal canto suo, ha protetto la squadra in varie situazioni, affermando che il lavoro dei suoi è stato eccellente a fronte di una stagione ”seriamente compromessa” dalla penalizzazione di punti in classifica . Forte di un contratto per altre due stagioni, fino al 30 giugno del 2025, e con un ingaggio da sette milioni di euro netti a stagione più bonus, il livornese è di fatto quasi impossibile da esonerare per una società in difficoltà finanziaria come è la Juventus.
Però, è altrettanto vero che i risultati parlano chiaro, e nel cuore di Madama ci potrebbe essere l’ennesima rivoluzione in panchina, con l’ingresso del quarto allenatore diverso in sei anni. Si tratta di valutare tra costi e benefici. La conferma del tecnico sarà una scelta, non è una condizione. Buona parte della scelta sulla riconferma di Allegri sarà condivisa anche col nuovo direttore sportivo. E qui trattasi solo di tempo, ormai poco: Cristiano Giuntoli in questi giorni sta intensificando i contatti per liberarsi dal Napoli, rinunciando a un altro anno di contratto e probabilmente a una serie di bonus già maturati.
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