
Serie A, al via il risiko panchine: la situazione
La prossima estate si prospetta assai intensa sul fronte delle panchine. Le manovre sono già partite, e le certezze sono poche. Il Milan cambierà guida tecnica (il futuro di Sergio Conceiçao è segnato, a meno di una impennata nelle ultime partite della stagione), la Juventus forse: la conferma di Thiago Motta, anche con la qualificazione alla prossima Champions League in tasca, non è per niente scontata. Antonio Conte ha un contratto fino al 30/06/2027, ma la cessione di Kvicha Kvaratskhelia a gennaio, unita ad un mercato invernale povero di (reali) rinforzi potrebbe spingere il tecnico salentino a lasciare gli azzurri anzitempo. E proprio la sua decisione influenzerà la scelta di diversi club di Serie A: in casa Juventus c’è chi vorrebbe riportare con tutte le forze a Torino il 55enne, seguito fra l’altro anche dal Milan. I rossoneri, attualmente divisi in società, monitorano diverse piste. Compresa quella che porta a Maurizio Sarri, profilo molto gradito all’Atalanta per il dopo Gian Piero Gasperini (piace a Roma, Napoli e alla stessa Juventus). Senza dimenticare Cesc Fabregas (alla fine restrà al Como), e Roberto De Zerbi. Il secondo è un noto tifoso rossonero, sotto contratto con il Marsiglia fino al 30/06/2027: ma non dirà no ad una eventuale chiamata. La Roma è intenzionata ad aprire un nuovo ciclo, sperano in un nome dal grande eco: da Massimiliano Allegri fino ad arrivare al grande ex Carlo Ancelotti. Ma gli ostacoli, soprattutto economici, sono tanti e questo è il motivo per il quale si vorrebbe trattenere Claudio Ranieri per un altro anno. Ma lo stesso allenatore in carica spinge per il ritorno di Daniele De Rossi. E Roberto Mancini? Nome accostato alla Juventus e quotato per un clamoroso ritorno all’Inter in caso di addio di Simone Inzaghi.
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