
Milan, Leao verso la panchina con Abraham e Tomori?
Dopo le ottime due partite disputate con la sua nazionale, Rafael Leao è tornato ieri in Italia per essere, da oggi, a disposizione di Paulo Fonseca per i prossimi impegni; l’attaccante portoghese, a meno di clamorose sorprese, sarà titolare sabato contro l’Udinese a San Siro e martedì nella già delicata sfida di Champions League contro il Club Brugge sempre a Milano. A far discutere, però, ieri, sono state le parole del numero 10 rossonero dopo il pareggio tra il suo Portogallo e la Scozia: “Mi sento al massimo livello in nazionale. Quando sono in nazionale sento il sostegno di tutti. Anche l’allenatore ha molta fiducia in me e questo è fondamentale per il mio gioco. L’allenatore mi ha chiesto profondità e uno contro uno e di fare il meglio che posso. Fondamentalmente, fare il mio gioco per creare opportunità. Erano una squadra molto corta; avevamo poco spazio e l’allenatore voleva che facessi movimenti profondi con e senza palla”. Parole che hanno sollevato un polverone a Milanello e fra la tifoseria. Hanno tutti immaginato che il destinatario fosse il tecnico della squadra di club e invece non è così. L’attaccante ha semplicemente commentato la situazione che trova in nazionale. Nessun caso, giocatore e allenatore si sono parlati brevemente prima dell’allenamento. Contro l’Udinese difficilmente l’esterno offensivo giocherà 90′, troppo importante lo snodo europeo. Da stabilire se partirà dal 1′ o a gare in corso. Panchina in vista per Fikayo Tomori e Tammy Abraham, pagheranno l’atto di indisciplina di Firenze. Anche se per il centravanti potrebbe scattare una sorta di amnistia in nome della necessità di avere un centravanti fisico contro Jaka Bijol.
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