ROMA HELSINKI 3-0: MOU NON SI ACCONTENTA, SERVE PIU' CATTIVERIA

ROMA HELSINKI 3-0: MOU NON SI ACCONTENTA, SERVE PIU’ CATTIVERIA

16 Settembre 2022 alle 08:48
La Roma batte 3-0 l’HJK Helsinki nella seconda gara del Gruppo C di Europa League e aggancia il Ludogorets (sconfitto a Siviglia) a quota 3 in classifica.

Formazioni

Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Ibañez (46′ Smalling), Viña (46′ Dybala); Karsdorp, Matic, Cristante (64′ Camara), Spinazzola; Zaniolo (75′ Abraham), Pellegrini (69′ Bove); Belotti. All. Mourinho

HJK Helsinki (3-4-3):
Hazard; Hoskonen (46′ Arajuuri), Tenho, Raitala; Browne, Vaananen, Lingman (69′ Boujellab), Hetemaj (46′ Halme); Hostikka (23′ Peltola), Abubakari, Soiri (66′ Olusanya). All. Koskela

Cronaca della partita

I ritmi in avvio sono piuttosto blandi, entrambe le squadre sono si studiano e l’una aspetta la mossa dell’altra, ma al 13′ il match cambia improvvisamente faccia: Lingman regala palla a Belotti, che si ritrova uno contro uno con Tenho in campo aperto, il capitano dei finlandesi abbatte il Gallo e becca inizialmente un cartellino giallo. Dopo un richiamo al VAR, però, il cartellino diventa rosso per chiara occasione da gol e l’Helsinki resta subito in 10. Al 26′ sono gli ospiti a creare un’occasione da gol: una zuccata di Hoskonen  sbatte sul palo esterno e si spegne sul fondo. Alla mezz’ora, invece, occasione per la Roma: un destro di Belotti su invenzione di Zaniolo non sorprende Hazard. I giallorossi crescono di intensità: al 38′ questa volta è Belotti a premiare Zaniolo, che però calcia addosso al portiere da ottima posizione. Poco dopo Hazard è eccezionale sul destro da fuori di Cristante e sul corner seguente Belotti si divora l’1-0, colpendo a lato di testa a porta spalancata.

A inizio ripresa Mou getta subito nella mischia Dybala al posto di Vina e l’argentino ci mette poco più di un minuto a sbloccare la partita: bel tocco arretrato di Pellegrini, sinistro chirurgico della Joya nell’angolino basso. Dopo appena un minuto e mezzo arriva anche il 2-0: gran spunto di Zaniolo sulla sinistra, cross deviato che sbatte sul fianco di Pellegrini e si insacca in rete. La partita è in discesa e al 68′ c’è gloria anche per Belotti, fin lì uno dei migliori: ancora una volta è Zaniolo a far sbandare la difesa avversaria e servire al Gallo l’assist per un gol tanto facile, quanto importante.

La squadra di Mou rialza subito la testa anche in Europa, riscattando il ko contro il Ludogorets della prima giornata. A dare la scossa alla squadra, come a Empoli, è ancora Paulo Dybala, che in poco più di 60 secondi scardina un match non certo complicato, ma forse un po’ rognoso, che faticava a sbloccarsi nonostante il predominio territoriale e la mole di occasioni create. Una volta rotto il ghiaccio la squadra gioca poi sul velluto e il risultato finale è persino stretto per quanto visto sul terreno di gioco. Serata da incorniciare per Belotti, sempre nel vivo dell’azione, si muove bene e dialoga con i compagni come fosse un veterano della squadra. Trova anche il suo primo gol in maglia giallorossa. In campo si è visto uno Zaniolo pienamente recuperato, al quale Mou difficilmente potrà rinunciare: cerca il gol in tutti i modi, non lo trova, ma fornisce comunque due assist ed esce dal campo tra gli applausi. Unica pecca della squadra giallorossa: crea tante occasioni da gol ma spreca troppo, alla Roma manca un pò di concretezza.
Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky nel post gara: “Abbiamo delle difficoltà. Dobbiamo migliorare in costruzione e nella circolazione della palla. La gente di talento che abbiamo davanti deve essere cattiva. Troppe opportunità senza segnare. Anche il Gallo ha già questa malattia, ha fatto qualche tacco che non è quello che deve fare. Deve fare gol con la schiena, con il sedere, come vuole.”   Sull’apporto di Dybala alla squadra: “Dybala ha fatto il primo gol ma nel secondo tempo tutta la squadra è entrata con un atteggiamento diverso.

Nel secondo tempo la squadra è andata in campo con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo con un uomo in più abbiamo giocato come se fossimo 11 contro 11. Trenta minuti troppo passivi.”   Da segnalare la prova di Zaniolo al rientro dal 1′ dopo l’infortunio alla spalla: “Attacca i difensori, va nell’uno contro uno con palla o senza palla. Ha transizioni difensive, è un ragazzo generoso quando perde palla.”

di Redazione
Roma

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